MDC – Maschera di cera (Wax Mask)
Diciamolo subito, i limiti di MDC – Maschera di Cera, il film diretto da Sergio Stivaletti nel 1997 dopo la morte di Lucio Fulci (13 marzo 1996), sono tanti e non possono essere edulcorati: la recitazione, escludendo le gradevoli performance di Robert Hossein, Umberto Balli e Gianni Franco, è abbastanza scadente, raggiungendo alti livelli di grossolanità con la coppia Romina Mondello / Riccardo Serventi Longhi; la sceneggiatura, firmata da Daniele Stroppa e Lucio Fulci, non sempre funziona in modo esemplare e la fotografia del pur bravo Sergio Salvati, anche se vanta diversi pregi con i suoi colori accesi, a volte resta schiacciata da una resa finale un pò troppo televisiva più che cinematografica; eppure, malgrado queste pecche, tralasciando per un attimo anche la datata componente CGI che ridicolizza un paio di scene del film (gli anni 2000 erano alle porte, purtroppo), MDC mantiene tutt’oggi un appeal intrigante che ne fa probabilmente uno degli ultimi horror italiani ancora davvero capaci di intrattenere discretamente, una sorta di modesto ma vivace “canto del cigno” insomma, e ciò grazie a qualche simpatica trovata di regia, alle bellissime scenografie di Antonello Geleng, ai poderosi effetti speciali artigianali realizzati dallo stesso Stivaletti (che garantiscono ottimo gore old school), e, perché no?, anche grazie ai turgidi capezzoli della Mondello generosamente esposti.
La storia produttiva di MDC – Maschera di Cera, segnata dall’agognato binomio Dario Argento / Lucio Fulci, sicuramente rappresenta un valore aggiunto e accresce l’interesse per questa ennesima rilettura del classico di Gaston Leroux, ma sarebbe davvero troppo ingeneroso sminuirne i pregi ripetendo il solito mantra: lo avesse diretto Fulci, avremmo avuto un altro capolavoro. Un mantra retorico e “ideale”, certo, e con ogni probabilità se il progetto fosse stato davvero portato a termine da Fulci, coerentemente con quelle che erano le prime intuizioni del soggetto originale, e soprattutto potendo finalmente contare sulle risorse di un vero budget, oggi saremmo qui a celebrare il bluray di un film di ben altro spessore. Ma senza troppe pretese, se si apprezzano le storie con scienziati pazzi, degenerati assistenti à la Morpho e bizzarri esperimenti compiuti su donne discinte, anche MDC sa offrire il giusto divertimento e quindi ben venga la possibilità di guardarlo in HD, grazie ai nuovi bluray usciti nel mondo.
L’edizione home video oggetto di questa recensione, è quella recentemente pubblicata da CMV, label tedesca specializzata nella produzione di mediabook e pack di una certa rilevanza collezionistica. Va però segnalato che in America, per One 7 Film, era già uscita un’edizione blu ray che conteneva due potenti tracce audio Dolby True HD 5.1 in italiano e inglese, supervisionate direttamente da Sergio Stivaletti, e alcuni materiali extra provenienti dai suoi archivi (un backstage d’epoca, e un doc sugli effetti speciali). Di tutto ciò non c’è traccia nell’edizione tedesca in esame, che si limita a proporre due codifiche audio DD 2.0 in italiano e tedesco, basiche ma piacevoli da ascoltare e rispettose del magniloquente score di Maurizio Abeni; nessun sottotitolo disponibile; e come extra soltanto il trailer tedesco del film e una galleria fotografica.
Il trasferimento HD potrebbe essere il medesimo per entrambe le edizioni: un quadro stabile e robusto che valorizza i colori e le caratteristiche migliori della fotografia di Salvati; dettaglio discreto; grana finissima, quasi invisibile, che mi lascia pensare ad un possibile utilizzo di DNR. La visione, comunque, risulta sempre abbastanza soddisfacente e di certo migliore delle precedenti visioni in dvd. A questo punto sta a voi scegliere se prendere il disco americano, per gli extra e le tracce audio più potenti, oppure il mediabook tedesco per la bellezza del packaging, che è l’unico vero pregio di questa edizione. Un’annotazione a margine: il master del film si apre con il logo Ripley’s Film, e proprio in questi giorni RHV ha annunciato su Facebook l’imminente uscita di un nuovo dvd italiano. Perché in Germania MDC è uscito in blu ray e qui in Italia uscirà solo in dvd? Eppure poco tempo fa RHV ci aveva deliziati con un’edizione eccellente del Nosferatu di Herzog. Sta messo davvero male il mercato home video italiano, ed è un peccato.