I film da vedere a gennaio
Le uscite in sala da non perdere
Salve gente, tutto a posto? Siete sopravvissuti ai bagordi vacanzieri all’ombra del vischio? Bene, se siete ancora tutti interi, tra un’abbuffata di panettone e un bicchierino di Prosecco, è giunto finalmente il momento di smaltire le tossine e i chili di troppo. E quale miglior ginnastica se non quella di alzare i bei deretani dalla comoda poltrona per recarsi nel sacro tempio delle immagini proiettate? Pronti per godere di un gennaio ricco di nuovi attesi appuntamenti cinematografici, capaci di non farci rimpiangere poi così tanto il ritorno ai tanto odiati ranghi. Ecco i film da vedere a gennaio, selezionati da Nocturno.
1. Hammamet
Gli anni ’90 continuano ad attirare e ispirare. Dopo l’ultima stagione di 1994 dal 9 gennaio si torna a parlare dell’Italia di Tangentopoli ma soprattutto di Bettino Craxi, interpretato da un Pierfrancesco Favino sempre sul pezzo, protagonista di Hammamet, ultimo lavoro di Gianni Amelio. A vent’anni dalla morte di uno dei politici italiani più importanti e anche più chiacchierati, il film di Amelio racconta un pezzo di storia italiana attraverso la figura di Craxi, come politico e come uomo. Basato su testimonianze reali senza voler essere una trasposizione documentaristica, il film racconta gli ultimi 6 mesi di vita del leader socialista, ex Presidente del Consiglio, quando viveva già nella città tunisina del titolo, da esiliato.
2. City of Crime
Sempre dal 9 gennaio nelle sale italiane, il film diretto da Brian Kirk racconta la storia di un detective della polizia di New York, Andre Davis (Chadwick Boseman), alle prese con una frenetica caccia all’uomo, sulle tracce di una coppia di rapinatori ed ex veterani di guerra, Michael Trujillo (Stephan James) e Ray Jackson (Taylor Kitsch), che hanno ucciso otto poliziotti durante il furto di una partita di cocaina finito male. Prodotto dai fratelli Russo, City of Crime ha lo stesso protagonista di Black Panther, che sembra rivestire ancora i panni del (super)eroe in chiave urban-crime.
3. The Lodge
Quando nell’ormai lontano 2014 Goodnight Mommy fece la sua timida comparsa sui nostri schermi, i nomi di Veronika Franz e Severin Fiala non dicevano poi molto, sia dentro che fuori le oscure sette cinefile. A distanza di sei anni, a dirla tutta, non è che le cose siano poi così tanto cambiate, se ancora la prima viene vagamente identificata come la moglie di quel pazzoide sadico di Ulrich Seidl e il secondo niente più che il di lei nipotino. Ma dal 16 gennaio, con l’uscita di The Lodge, le cose sono destinate a cambiare seriamente. Si, perché ciò che i nostri bravi cineasti austriaci si preparano a servici su di un piatto d’argento altro non è che un gelidissimo e tesissimo kammerspiel, interamente ambientato fra le anguste quattro mura di una sperduta baita nel bel mezzo dell’innevato sfintere del nulla cosmico, dove gli indifesi fratellini Mia e Aiden sono costretti ad un’aspettata convivenza forzata con la nuova fidanzatina di papà, tanto bella quanto potenzialmente sciroccata, pronta a buttarla letteralmente di fuori col favore dell’ansia da isolamento e decisa a far passare ai due poveri pargoletti ben più di un fastidioso quarto d’ora. Una versione moderna di Hansel e Gretel, insomma, con tutta la spietata crudeltà tipica di quelli del nord, dove i treni arrivano in orario così come le accettate tra capo e collo.
4. In the Trap – Nella trappola
Sarà forse un improvviso attacco di agorafobia modello Last Days, oppure una semplice reazione di rifiuto spontaneo alla calca dei mercatini natalizi. Sta di fatto che gennaio sembra proprio essere, letteralmente, il mese dei tappati in casa, con gente che proprio non ne vuole sapere di mettere il nasone fuori dalla porta, preferendo rimanersene al calduccio della propria alcova, con tutto ciò che di bello e di brutto questo comporta. Una strategia adottata anche dal buon Jemie Paul in In the Trap, qui nelle vesti un misantropissimo correttore di bozze che, così come ben illustra il titolo del film di cui è protagonista, si trova letteralmente intrappolato nel proprio appartamento da oltre due annetti. Ma non per sua esclusiva volontà, sia ben chiaro. Semplicemente perché, a impedirgli di andare a comprare pane e sigarette dal droghiere sotto casa, altri non vi è che un’inquietante presenza demoniaca alquanto affezionata alla vita domestica e non particolarmente incline a sortite serali da apericena. Alessio Liguori tenta dunque di cavalcare a spron battuto il timido recente revival di genere tricolore inaugurato dal The End? Di Misischia e ipotecato dal The Nest di De Feo con un possession movie in lingua inglese a cast misto, un prodotto che, almeno all’apparenza, sembra adagiarsi su di un materasso ormai ben rodato ma pronto sempre e comunque a regalarci ottime sorprese. Non resta dunque che aspettare il 23 gennaio per saggiare coi nostri occhi la bontà o meno di questo coraggioso progetto, concepito all’ombra dell’inno di Mameli ma già pronto a diffondersi come un virus sugli schermi di tutto il mondo.
5. Underwater
Dalle stantie mura domestiche all’altrettanto opprimente immensità degli abissi il passo è davvero breve. Soprattutto se di mezzo c’è un terremoto che ingolfa un’intera squadra di trivellatori sottomarini nelle fredde, buie e parecchio umide profondità oceaniche, costringendoli a lottare contro il tempo per uscire al più presto dall’impaccio e, nel frattempo, tanto per non annoiarsi, dovendosela vedere muso a muso con una terribile e letale creatura fuoriuscita dalle viscere della terra per protestare contro il baccano dei piani alti. L’insegnamento che l’esordiente William Eubank ci vuol dare con Underwater è chiaro e semplice: mai andare a menargliela al mostracchione che dorme, soprattutto se il sonno del giusto dura da milioni di anni. Un claustrofobico thriller-horror in piena regola, che porta su di sé le più che evidenti tracce dei numerosi sci-fi a tema acquatico, da The Abyss a Sfera passando per Leviathan e consimili, regalando (forse) alla cara Kristen Stewart il suo primo vero ruolo “maturo” in un film di genere, lasciandosi finalmente alle spalle peli mannari e dentini glitterati da succhiasangue. Comunque andrà a finire, a partire dal 30 gennaio sarà comunque un gran successo. E come potrebbe essere altrimenti, quando di mezzo ci sono i pronipoti di Nessie e Godzillone?