I film da vedere a settembre
Le uscite in sala consigliate da Nocturno
Dura tornare in pista, vero? Dopo aver allegramente bivaccato a bordo spiaggia o sul cucuzzolo dei bei monticelli per qualche settimana – o, se siete fortunosi studenti, per qualche mesetto –, è ora giunto il momento di rientrare nei ranghi, dedicandosi ciascuno alle proprie lavorative occupazioni. Ma non disperate troppo, poiché, ancor prima di imbracciare zaino e valigette, la sala cinematografica ci viene provvidenzialmente incontro, preannunciandoci un settembre ricco di succosi appuntamenti da non perdere. Un toccasana per tutti coloro ancora ben impomatati di crema abbronzante o per i disperati che ancora non si rassegnano a riporre in soffitta gli amati scarponi da trekking. Ecco i film da vedere a settembre consigliati da Nocturno:
1. It – Capitolo 2
Dove eravamo rimasti? Ah si, giusto… il nostro amato gruppuscolo di temerari preadolescenti dalla dura tempra e dal raffinato fiuto per i casini soprannaturali, composto da Bev, Bill, Richie, Eddie e Stan, dopo aver pericolosamente menato la ciolla a Pennywise in quel delle oscure fogne di Derry, credono erroneamente di aver sconfitto il Male annidato nelle viscere della loro bella cittadina. Ma poiché, come si sul dire, chi non muore (del tutto) prima o poi si rivede, a distanza di 27 anni i membri del Club dei Perdenti, ormai cresciuti e vaccinati, sono costretti a riunire le forze per scongiurare nuovamente – e, si spera, definitivamente – il malefico Clown mutaforma dalla memoria di ferro, il quale ha in serbo una (s)gradita sorpresa per i suoi vecchi compagni di merende. A partire dal 5 settembre, con It – Capitolo 2 il buon Andy Muschietti torna a mettere le zampe sulla mitologica creatura kinghiana con una promessa: accantonare la tanto molesta venatura young adult in favore di una dose di violenza, erotismo e brividi forti in grado di fargli guadagnare, a detta degli addetti ai lavori, un sonoro e promettete Rated R. Chiamando a raccolta un nutrito parco attoriale che annovera, fa gli altri, Jessica Chastain, Bill Hader e James McAvoy, il nostro Andy bello sembra proprio intenzionato a farsi perdonare i numerosi malumori germogliati a seguito della sua prima fatica, speranzoso che i fan del Re del Brivido possano, stavolta, trovare vero pane per i loro affilati denti.
2. Strange But True
Avete presente il mito della Vergine Maria? L’unica donna che, stando alle Sacre Scritture, avrebbe dato alla luce un santo pargoletto senza aver usufruito della comune pratica d’impollinazione umana? Ebbene, sembra proprio che la madre di J.C. abbia trovato una seria rivale nella bella e giovane Melissa (Margret Qualley), la quale, dopo aver perso il proprio fidanzato Ronnie (Connor Jessup) a seguito di un terribile incidente automobilistico durante la sacra Prom Night, si presenta, ben cinque anni dopo, al cospetto dei di lui genitori con lo straordinario annuncio di una gravidanza, il cui responsabile sarebbe, a suo dire, proprio il defunto compagno. Sarà mai possibile? Fin dal titolo, Strange But True ci mette dinnanzi alla frizione tra ciò che sembra e ciò che è, attraverso un gustosissimo e raffinato thriller psicologico che le sapienti mani registiche di Rowan Athale dimostrano di saper impastare e plasmare con tutti i sacri crismi del caso. D’altronde, se già uno come Lamberto Bava ci aveva dimostrato, con Ghost Son, come la riproduzione umana possa valicare persino il pesante vincolo della morte, allora non dovremmo trovarci più di tanto spiazzati dinnanzi a una gravidanza in differita come quella della cara e dolce Qualley. Tutti al cinema dunque il 12 settembre, per toccare con mani e con occhi questo straordinario e anche un poco disturbante miracolo della procreazione.
3. C’era una volta a… Hollywood
Dopo le numerose chiacchiere pre e post festivaliere, finalmente il 19 settembre vede la pubblica luce quel beneamato C’era una volta a… Hollywood per il quale lo zio Quentin Tarantino è stato elogiato e bistrattato senza alcun ritegno, una prassi ormai consolidata per un cineasta che non ha mai rinnegato un bel dito medio a chi se lo meritava. Stavolta il Nostro si lascia andare a una vera e propria dichiarazione d’amore per la Settima Arte degli anni d’oro, quando Bruce Lee imperversava coi suoi muscoli taglienti e la povera Sharon Tate cadeva vittima delle letali angherie dell’oscura Mason Family. Ed è proprio nel bel mezzo della Summer of Love losangelina che il fortunato attore televisivo Rick Dalton (Leonardo Di Caprio) e il suo stuntman di fiducia Cliff Booth (Brad Pitt) tentano di sfondare nel glorioso mondo della celluloide, trovando come primo ingaggio la possibilità di partecipare nientemeno che a uno spaghetti-western. Tra citazioni cinefile ormai strombazzate a tutto spiano e caustica ironia, stavolta Tarantino sembra voler tenere a bada i suoi sbrodolamenti registici iperviolenti in favore di una sentita e commossa memorabilia filmica, dove i grandi amori cinematografici della sua infanzia si mescolano alla Storia del glorioso Paese di John Wayne e Richard Nixon. Un storia che, come spesso accade, si fonda e si consuma all’ombra del Mito e del Sangue. Tante aspettative, si spera, in gran parte mantenute.
4. Le regine del crimine
Sul versante malavitoso, a chiudere le danze di questo allettante mese di settembre, ecco pronte a partire in quarta Le regine del crimine, ovvero un ben assortito terzetto di donne tutto pepe composto da Melissa McCarthy, Tiffany Haddish e Elisabeth Moss le quali, dopo essere rimaste sole a causa della discesa in gattabuia dei di loro criminali maritini, si ritrovano sole solette a dover gestire i loschi affari di famiglia in quel di Hell’s Kitchen, buttando alle ortiche ogni luogo comune e dimostrando come il girl power funzioni alla grande anche al di fuori dei limiti della legge. Dopo aver dimostrato sapienti doti di penna grazie allo script di alcuni ottimi action drama come World Trade Center, Straight Outta Compton e Sleepless – Il giustiziere, la bella e brava Andrea Berloff decide di imbracciare finalmente la macchina da presa per dar vita a un crudo racconto di gangster in rosa, ben lontano delle patinature del Widows di Steve McQueen, in cui le faide di quartiere fra le varie branche della mafia irlandese vengono gestite con pugno duro gran cazzutaggine dalle nostre neo beniamine del crimine organizzato, decise ormai ad appendere presine e grembiuli al chiodo per mettere le mani su un impero in rapida ascesa.