Intervista ad Andrea Cuneo e Andrea Corbetta
Parlano gli autori del nuovo fumetto The Professor
Nocturno intervista gli autori di The Professor, il nuovo fumetto horror edito da Erredi Grafiche Editoriali, attualmente in tutte le edicole. Conversano con noi Andrea Cuneo (Disegnatore) e Andrea Corbetta (sceneggiatore e ideatore della serie)
Iniziamo con due parole sul team creativo.
Andrea Cuneo: Tutto parte da Andrea Corbetta, scenografo del Teatro della Tosse, che aveva avuto l’idea di utilizzare in un fumetto le ambientazioni che han reso famosi i film della Hammer creando il mito dell’horror gotico e di attori come Peter Cushing. Diego Pizzeghello, titolare di Erredi Grafiche Editoriali, ha visto i disegni e si è interessato a quest’incosciente atto d’amore. Pizzeghello, di fronte a un prodotto nato dall’amore per un horror fatto più d’atmosfera che di splatter, si è proposto di produrre il fumetto, in caso Andrea avesse trovato un team creativo. Andrea Corbetta ha allora contattato Carlo Martigli e il resto del team creativo. Le successive aggiunte sono Giancarlo Marzano, con una forte esperienza su Dylan Dog, Cristiana Astori, scrittrice, Giulia Carla De Caro.
Proseguiamo con due parole sul fumetto.
Andrea Cuneo: The Professor, al secolo Benjamin Love, insegna mesmerismo e occulto presso un’università londinese. Si tratta del classico eroe riluttante, che affronterà controvoglia avventure dall’atmosfera gotica ambientate nel periodo vittoriano con tutte le sue contraddizioni. The Professor incontrerà numerosi personaggi reali e letterari del periodo.
In un momento in cui le edicole sembrano vivere un momento tutt’altro che prospero, come le avete scelte come canale distributivo?
Andrea Cuneo: Anzitutto ci crediamo. Inoltre il nostro editore, seppur per altri prodotti, ha una forte distribuzione in edicola. Abbiamo distribuito il numero zero nelle fumetterie che hanno creduto nel nostro progetto ma le edicole restano il nostro canale preferenziale.
Oltre all’immaginario gotico della Hammer, avete altri riferimenti, magari più prettamente fumettistici?
Andrea Cuneo: Sherlock Holmes di Trevisan e tutto ciò che ha una tradizione di horror d’atmosfera, stile Penny Dreadful.
Come vedete il futuro del fumetto popolare?
Andrea Corbetta: Anzitutto, smettiamo di dire che il fumetto è in crisi. Occasioni come Lucca Comics and Games, e più in generale il moltiplicarsi delle testate a fumetti, testimoniano che il fumetto sta benissimo. C’è più scelta e il pubblico è più attento e consapevole, quindi certo la situazione è meno semplice, forte anche la concorrenza di un mercato più ampio con competitors asiatici, americani ed europei. Il fumetto non muore come non muore il cinema. Cambia nella propria forma tecnica, il digitale cambierà in parte le regole e l’editoria del fumetto cartaceo dovrà adattarsi cercando canali diversi, ma il fumetto è qui per restare.