It came from the desert
Dalla Finlandia con furore: il gustoso promo del “Formicone-Movie” definitivo.
Quello che potete godervi qui non è il trailer ufficiale, ma l’ ingegnoso promo artigianale mostrato al Mercato di Cannes, con cui il regista finnico Marko Mäkilaakso (quello del dimenticabilissimo War of The Dead) spera di trovare finanziatori e distributori.
Fortemente debitore dei bacarozzo-movies della golden age dei drive-in (frutti della paranoia da Guerra Fredda), It Came from The Desert non è, come qualcuno potrebbe pensare, un omaggio-reboot del celebre Assalto alla Terra del 1954, ma l’adattamento ufficiale dell’omonimo videogioco cult pubblicato dalla Cinemaware nel 1989 per Amiga, che comunque era un omaggio a quei film di cui sopra.
Per chi (come chi scrive) ha vissuto l’intera storia dell’arte videoludica, It Came From The Desert rimane un ricordo indelebile per come riusciva a combinare atmosfere e dialoghi cinematografici e sequenze d’azione da affrontare con millimetrica precisione; La grafica sbalorditiva (per un computer a 16 bit) e l’idea di stare “giocando un film” facevano il resto.
L’azione era ambientata nella cittadina americana di Lizard’s Breath, il classico non-luogo sperduto nel deserto dove tutti si conoscono e lo straniero (ovvero il giocatore) viene guardato con sospetto. La caduta di un meteorite sconvolge la placida routine del paese e porta con sé ospiti tanto inattesi quanto feroci. Ok, la trama è di quelle da scrivere sopra un tovagliolo e non sappiamo se e quanto il volenteroso Mäkilaakso ed il suo team di effettisti rimarranno fedeli all’originale, ma a giudicare dal promo ci aspetta un sano divertimento di serie B: croccante, schifosetto e sanguinoso come piace a noi.