Leatherface
Torna “faccia di pelle”, l’assassino armato di sega-elettrica protagonista della saga di Non aprite quella porta, in un film-prequel diretto dai registi di À l'intérieur.
Alexandre Bustillo e Julien Maury, i registi di À l’intérieur (2007), si preparano a girare Leatherface, il nuovo capitolo del franchising di Non aprite quella porta, prodotto questa volta dalla Lionsgate e dalla Millennium Films.
Non è la prima volta che i due registi francesi vengono chiamati a Hollywood per dirigere il remake o il reboot di un classico dell’horror. Ci avevano già pensato qualche anno fa i fratelli Weinstein ad affidargli il compito di scrivere e dirigere Halloween II al posto di Rob Zombie che si era dichiarato non interessato al progetto. Peccato che, però, dopo mesi di stesure e discussioni, il rocker-amante-del-cinema ci abbia ripensato e mandando a gambe per aria il lavoro di Bustillo e Maury. Loro, con la coda tra le gambe, sono tornati in patria e si sono consolati (per così dire) con un omaggio a Dario Argento, che non è piaciuto a nessuno, Livid (2011), e un ancor più inutile omaggio a Stephen King, Aux yeux des vivants (2014), che invece non ha proprio visto nessuno. Adesso però, con Leatherface, Alexandre Bustillo e Julien Maury, potrebbero sfondare in quell’America tanto sognata e tanto temuta dai giovani cineasti francesi: ci hanno pestato le corna in tanti, da Xavier Gens, a Pascal Laugier a David Moreau a Xavier Palud…
Quel poco che si sa del nuovo Leatherface è che sarà un prequel del primo Non aprite quella porta, anzi un prequel dei prequel, visto che nel corso dei decenni, altri episodi del franchising hanno tentato di esplorare il passato dei maniaci della sega-elettrica: da Non aprite quella porta: L’inizio (The Texas Chainsaw Massacre: The Beginning ,2006) di Jonathan Liebesman, a Non aprite quella porta 3D (Texas Chainsaw 3D, 2013) di John Luessenhop. In questa nuova rivisitazione scritta da Seth M. Sherwood, si racconta dell’infanzia del giovane “Faccia di pelle” (interpretato probabilmente dalla star del piccolo schermo, Sam Strike) che, scappato da un istituto di correzione giovanile, finisce invischiato in una serie di disavventure che lo porteranno a diventare l’assassino che tutti conoscono.
Leatherface di Alexandre Bustillo e Julien Maury sarebbe così l’ottavo film della serie iniziata nel 1974 da Tobe Hooper con Non aprite quella porta (The Taxas Chainsaw Massacre) e “ripensata” la prima volta da Marcus Nispel nel 2003.