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Film Pop anni ’80

Autore:
Matteo Marino, Simone Stefanini
Editore:
Becco Giallo

Il nostro giudizio

Shining, Blade Runner, Flash Dance, Venerdì 13, L’Impero colpisce ancora sono solo alcuni dei film analizzati nel volume Film Pop anni ’80, di Matteo Marino e Simone Stefanini, che analizza alcune delle pellicole di quel decennio da cui davvero sembra di non poter uscire vivi, gli anni ’80, nella misura in cui esse si sono impresse nell’inconscio degli spettatori costruendone l’universo di riferimenti culturali, tradizioni, meme, associazioni con esperienze di vita importanti che va a formare la vera e propria base di una parte consistente della cultura contemporanea, quella di generazioni vissute in quella che adesso vedono come un’epoca d’oro in cui tutto sembrava destinato ad andare sempre bene e le coordinate interiori erano segnate da beni di consumo declinati una molteplicità di diverse manifestazioni.

La premessa importante da fare avvicinandosi alla lettura di Film Pop anni ’80 è che non si tratta propriamente di un libro sul cinema. Sarebbe più corretto affermare che il volume si occupa del rapporto fra un tipo di cinema ben preciso, prodotto in un periodo ben preciso, e l’immaginario delle generazioni che quel periodo l’hanno vissuto e che di quel cinema hanno fatto parte integrante della propria vita e della propria sensibilità. Quindi, con grande consapevolezza dei propri obiettivi, Marino e Stefanini non entrano nel merito dell’analisi strettamente cinematografica concentrandosi, piuttosto, sull’impatto che film come Nightmare, Labyrinth e Top Gun hanno avuto sulla cultura contemporanea e sugli aspetti che quell’impatto l’hanno determinato. La sinossi delle singole pellicole è seguita infatti da sezioni che ne analizzano la colonna sonora, i momenti che li hanno resi un’icona, i personaggi e tanto altro fino a ragionare su cosa un eventuale rewatch delle pellicole pop degli anni ’80 può portare oggi allo spettatore che torna a vederseli con occhi diversi e tanti anni di più sulle spalle. Ed è qui che viene fuori la sistematicità degli autori che, pur non interessandosi di analizzare le opere in senso tecnico, non rinunciano a un metodo di lavoro rigoroso che impiega uno schema fisso e che va a sviscerare punti ben precisi in ogni film analizzato.

Completa il volume una panoramica dei film italiani usciti nel decennio che, purtroppo, sono trattati solo a volo d’uccello ed è un peccato, perché fanno parte dell’immaginario popolare, del catalogo di Italia 1 dell’epoca, né più e né meno delle produzioni estere. Forse avrebbero meritato un volume a parte, in quanto parlarne con la stessa esaustività avrebbe reso il volume eccessivamente corposo, ma vedere pellicole come Rimini Rimini, Fantozzi e Vacanze di Natale, importanti per il nostro immaginario non meno di Ritorno al Futuro e La Storia Infinita, relegati in una sezione ridotta ed esauriti in poche righe allontana Film Pop anni ’80 dall’esaustività a cui avrebbe il potenziale di ambire.