È sicuramente una riflessione sull’insensatezza di tutte le guerre il romanzo L’inganno dell’Oriente di The Hawk, pseudonimo sotto cui si cela uno scrittore di thriller, di gialli e di storie di spionaggio. In questa nuova opera l’autore mescola fantasia e realtà per raccontare dell’esasperazione delle tensioni tra due Stati in perenne conflitto tra di loro. I fulcri attorno a cui ruota la narrazione sono il presidente degli Stati Uniti Eric Moore e il dittatore coreano Kin Lee; ci sono poi numerosi personaggi che li accompagnano in questa vicenda intricata, tutti ben caratterizzati e rappresentativi di tipologie di uomini e donne che potremmo davvero incontrare in questi due schieramenti. Tutto ha inizio quando gli Stati Uniti cominciano a lamentarsi pesantemente dei test nucleari eseguiti dalle forze armate coreane: la comunità scientifica ha addirittura attribuito l’improvviso incremento dell’attività sismica a questi esperimenti. Inoltre, alcuni lanci missilistici sono quasi arrivati a lambire le acque territoriali degli U.S.A.: «Il gruppo di battaglia delle portaerei Nebraska e Arizona era stato inviato nel mar del Giappone per far sentire il peso della presenza americana sulla “porta di casa” del Dittatore. Gli aerei delle due navi pattugliavano costantemente il cielo, pur rimanendo al limite dello spazio aereo del North Korea. La tensione era ai massimi livelli». Per evitare degli scontri violenti si decide per la via diplomatica; si propone un incontro in territorio neutrale: prima i due capi di Stato si vedono in India, a Nuova Delhi, e poi a Parigi. Le personalità forti e prevaricatrici del presidente e del dittatore non permettono però una conciliazione, e allora c’è chi propone una visita di Stato, ed è così che Kin Lee si reca in America, e in seguito Eric Moore atterra a Pyongyang, insieme al suo entourage. Con l’incontro in territorio nordcoreano inizia la parte più avvincente della trama, che già viaggiava spedita e interessante grazie alle conoscenze militari e politiche dell’autore; The Hawk ci immerge quindi in una storia di inganni e di crudeltà, dove scopriremo l’ingegnoso piano ordito dal dittatore in anni e anni di attesa e di macchinazioni. Un progetto mefistofelico che potrebbe causare la fine degli equilibri mondiali, o forse anche del mondo intero. Tra gesti eroici e azioni vili, tra sparatorie e battaglie navali, si racconta del coraggio di pochi e del sacrificio di molti in un romanzo strettamente ancorato alla realtà, ricco di colpi di scena e di personaggi che susciteranno ammirazione, commozione e anche odio profondo.