Sussurri dalle tenebre
Sussurri dalle tenebre di Cristiano Venturelli è un’antologia di sette racconti horror-soprannaturali che sorprende per il modo in cui viene presentato il lato più oscuro dell’essere umano: quello che cerchiamo di nascondere ma che esiste, e che ci ricorda come siamo sempre a un passo dal commettere azioni riprovevoli. Il male, nei racconti di Cristiano Venturelli, si annida quindi nel cuore degli uomini – «I sussurri citati nel titolo di questa antologia, provengono dalle tenebre più spaventose che io conosca: quelle che albergano negli anfratti più nascosti dell’animo umano. Spesso facciamo finta di ignorarli, perché il prenderne coscienza ci fa troppa paura. Appartengono alla parte oscura dell’irrazionale, fatto questo che le rende incomprensibili, inaccettabili dalla ragione». In queste storie ci rendiamo conto di come il male sia ovunque, e sia più tossico di quello che pensiamo; consci di poter essere infettati in qualunque momento, mentre leggiamo l’opera ci guardiamo intorno spaesati, perché potremmo essere noi i prossimi a cedere al lato oscuro. Come accade a Dario Roversi, il protagonista del primo racconto dal titolo “Orgoglio e Pregiudizio”: egli si ritrova ad essere tormentato da un fantasma che non gli lascia tregua, e il motivo ha a che vedere con le sue azioni più bieche, commesse esclusivamente per fare carriera; anche Massimo, il protagonista della seconda storia, dovrà affrontare le conseguenze della sua malvagità che, per la legge del contrappasso, lo porterà a subire il medesimo castigo inflitto alle sue vittime. L’autore, benché dissemini i suoi racconti di elementi soprannaturali e orrorifici, ha molto a cuore le tematiche sociali o legate alla nostra quotidianità: troviamo quindi storie di tossicodipendenti, di virus simili al Covid19, di problemi familiari che conducono a terrificanti reazioni e di donne abusate che cercano vendetta. Il sesto racconto colpisce in particolare per la sua atmosfera inquietante e per la sua affinità con le classiche storie gotiche: ci troviamo di fronte ai cancelli chiusi di un cimitero immerso nell’oscurità, e due sconosciuti si ritrovano a parlare seduti su una panchina, in attesa che le porte si aprano. Ciò che si diranno farà accapponare la pelle al lettore ma farà anche riflettere su quanto possano incidere i traumi e gli abbandoni sulla nostra psiche, e su quanto sia arduo il processo di espiazione dalle nostre colpe. Cristiano Venturelli ci scaraventa nell’orrore più puro, quello che proviene dalla nostra anima: i veri mostri, forse, non sono quelli che cercavamo da bambini sotto al nostro letto.