Anna Maria Lella torna in libreria con un romanzo ispirato a un efferato delitto

Una famiglia normale di Anna Maria Lella è un libro che non lascia indifferenti. La scrittrice, originaria di un paesino di mare sulla costa ionica e ora residente in provincia di Milano, utilizza la sua formazione in giurisprudenza e criminologia per dare vita a una narrazione che si basa su eventi realmente accaduti che hanno occupato a lungo le pagine della cronaca nera. Al centro del romanzo c’è un dramma agghiacciante, quello di una strage familiare commessa da due minorenni. “Il mio Oscar mi assecondava sempre. Aveva un aspetto fragile e delicato. I lineamenti quasi femminili lo rendevano desiderabile. Prese ad allenarsi in palestra e aveva messo su qualche muscolo, ma non era ancora un uomo. Il suo metro e ottanta (ora che è un uomo ha raggiunto il metro e novanta) lo faceva apparire più sicuro, ma io sapevo che la fragilità restava la sua caratteristica principale.

I suoi occhi, chiari e grandi, erano chiusi sul mondo e aperti su di me. Piaceva molto alle ragazze, ma lui non se ne accorgeva. Aveva occhi solo per me. Ai suoi amici raccontava di noi e di quanto fossimo felici. Diceva che ero la sua donna e che di certo mi avrebbe sposato. In realtà non aveva tanti amici, e neppure io ne avevo. Parlava del suo amore per me e non si accorgeva della mia incapacità di amare, per la quale non esiste cura. I miei genitori non si curavano dei miei bisogni, non mi vedevano per quello che ero. Negavano le mie fragilità, costringendomi a vivere in un’immagine ideale, che accettavo pur di essere amata. Non si preoccupavano affatto di me. Così mi creai un compagno immaginario di cui sentivo la voce” racconta Elisa, la protagonista del romanzo.

Attraverso le sue parole, Anna Maria Lella ci guida in un racconto nel quale il concetto di “normalità” viene completamente riplasmato. La narrazione è caratterizzata da una grande capacità dell’autrice nel costruire la suspense. Il lettore, sebbene consapevole dell’inevitabile destino, viene coinvolto in una tensione crescente che culmina nel tragico epilogo. Anna Maria Lella dimostra una padronanza notevole della lingua e una profonda comprensione della psicologia umana. La sua capacità di evocare stati d’animo e situazioni drammatiche è evidente e contribuisce a mantenere alta l’attenzione del lettore rendendolo partecipe sul piano emotivo delle scelte dei personaggi. “Una famiglia normale” non è dunque solo un racconto di un crimine efferato ma è un’analisi della fragilità dei legami familiari e delle conseguenze devastanti di relazioni infelici.

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