Ricetta per la creazione di Alphas: due cucchiai di X-Men, una manciata di Heroes e una spruzzata di procedurale poliziesco alla CSI. Gli Alphas del titolo sono cinque esseri umani che hanno sviluppato caratteristiche da supereroi; il dottor Rosen li ha reclutati per formare una squadra speciale del Dipartimento della Difesa, incaricata di sventare pericoli per la nazione, compresi quelli causati da altri alphas inconsapevoli, incontrollabili o, banalmente, cattivi.

Si getta un occhio al curriculum del creatore di Alphas, Zak Penn, e si scopre che è uno degli sceneggiatori di X-Men: Conflitto finale, il terzo capitolo della saga Marvel cominciata da Bryan Singer. E si capisce subito che il serial è sullo stesso tenore: una buona idea, una realizzazione discreta, una sensazione di déjà vu insistente. Ma, innanzitutto, il dottor Rosen ha il volto di David Strathairn, attore straordinario conosciuto ai più per la splendida prova in Good Night and Good Luck. Poi, nel corso della stagione, altre guest star notevoli, prima fra tutte l’amatissima Summer Glau. Per finire, l’azione non manca e l’intrattenimento è assicurato.

Non male per una serie estiva (Alphas ha debuttato a luglio 2011 negli Usa, sulla cable SyFy, il network di Eureka, Warehouse 13, Sanctuary): il pubblico statunitense gli ha garantito i migliori ascolti della rete dei due anni precedenti e una seconda stagione è andata in onda tra 2012 e 2013.