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Aux yeux des vivants

2014
Titolo Originale:
Aux yeux des vivants
REGIA:
Alexandre Bustillo, Julien Maury
CAST:
Anne Marivin (Julia)
Théo Fernandez (Victor)
Francis Renaud (Isaac Faucheur)

Il nostro giudizio

Aux yeux des vivants è in film del 2014, diretto da Alexandre Bustillo e Julien Maury.

Non c’è due senza tre. Alexandre Bustillo e Julien Maury, i registi rivelazione di À l’intérieur (2007), tornano dopo l’esito non proprio wow-wow di Livid (2011). A produrre Aux yeux des vivants (aka Among the Living) è questa volta una società fresca fresca di mercato, la Metaluna Productions, fondata dal creatore di Mad Movies, Jean-Pierre Putters, che, fregandosene dell’andamento del cinema dell’orrore in patria, ci riprova a portare sangue e frattaglie all’ombra della Torre Eiffel.

Oddio, sangue e frattaglie mica tanto; visti i problemi di censura incontrati da Livid, in Aux yeux des vivants si è andati giù con mano leggera relegando il “gore” solo all’inizio e alla fine del film. Tre compagni di classe diventano testimoni oculari del rapimento di una giovane ragazza da parte di un misterioso individuo dal volto mascherato da clown. Loro avvertono la polizia ma, ovviamente, nessuno gli crede… tranne il clown, che durante la notte raggiunge le loro abitazioni. La storia, scritta a quattro mani dai due registi, oltre a Halloween – of course –, vorrebbe rievocare atmosfere alla Tales from the Crypt, con i luna park decadenti, i clown assassini, i boogeyman che nottetempo s’intrufolano nelle case per rapire bambini in fasce…, e a tratti ci riesce. Riesce persino a far paura, come quando, ad esempio, la babysitter, guardando la montagna di pupazzi nella camera del ragazzino, dice: “quanti amici hai, il dinosauro, la balena, il clown…” e lui: “ma io non ho mai avuto un clown!”.

Ecco, piccoli momenti così, che però si perdono nei meandri di una storia che vorrebbe essere uno Stand by Me alla “bourguignonne” senza possederne lo spessore. Si potrebbe discutere del tema dell’infanzia violata, di questa moda francese di rapire neonati per trasformarli in rampolli di nuove famiglie più o meno disfunzionali, come succedeva in Frontier(s) o, in maniera più compiuta, in I bambini di Cold Rock, ma gli argomenti proposti da Aux yeux des vivants, sono alquanto insufficienti per prenderli sul serio.

Bustillo e Maury sono due fan del genere e si vede, citano tutto quello che possono (persino loro stessi con Beatrice Dalle incinta), nel tentativo (forse) di fare il Non aprite quella porta francese; ma come tutti i fan-boy falliscono nel non accorgersi che i tempi sono cambiati e che oggi non basta più citare… bisogna reinventare.