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Blood

2012
Titolo Originale:
Blood
REGIA:
Nick Murphy
CAST:
Paul Bettany (Joe Fairburn)
Stephen Graham (Chrissie Fairburn)
Mark Strong (Robert Seymour)

Il nostro giudizio

Blood è un film del 2012, diretto da Nick Murphy.

Nick Murphy abbandona gli interni claustrofobici e neogotici di 1921- Il mistero di Rookford (The Awakening, 2011) e dirige il proprio sguardo verso gli scenari ventosi dell’isola di Hilbre, Inghilterra del Nord, tra i fiumi Dee e Mersey.

In questo contesto geografico così straniante e plumbeo agiscono i fratelli Fairburn, Joe e Chrissie (Paul Bettany e Stephen Graham), due poliziotti alle prese con il brutale assassinio di una quindicenne e con la demenza senile del padre (Brian Cox), uno sbirro vecchia maniera che estorceva confessioni a suon di pugni. Le tracce di sangue dell’omicidio di Angela conducono allo stralunato Jason, un outsider con precedenti osceni alle spalle e un presente da devoto redento, che continua a replicare con ghigni alienati alle accuse sempre più veementi di Joe, fino a portare il suo livello di violenta frustrazione (e alcool, nella notte del suo anniversario di nozze) a strabordare verso un punto di non ritorno; sarà allora che il taciturno e riflessivo collega di lavoro Robert (Mark Strong) pedinerà i due fratelli per indagare il loro lato oscuro.

Prodotto da Sam Mendes, Blood, thriller livido e desolato, è stato paragonato dai più a Mystic River, ma un altro riferimento può essere Onora il padre e la madre di Sidney Lumet (Before the Devil Knows You’re Dead), e tali parallelismi reggono se pensiamo ai legami familiari distruttivi e morbosi (la figura soverchiante del padre che genera una sorta di “coazione a ripetere”, il vincolo omertoso tra consanguinei), alla spirale di sensi di colpa e rimorsi, allo sfilacciamento dei rapporti interpersonali.

Valore assoluto di Blood è un Bettany che impreca davanti alle fiamme come in Gangster n.1 (2000, Paul McGuigan), mentre quello aggiunto sono le location perturbanti e dense di funeste mareggiate che, a fasi alterne, coprono e svelano le colpe dell’uomo.