The Daisy Chain
2008
Thriller inglese firmato nel 2008 da Aisling Walsh e inedito in Italia. Il film The Daisy Chain sfrutta la classica figura del bambino malvagio tessendo un gioco di equilibrio tra realtà e credenza popolare, tra ragione e superstizione.
Una bambina a spaventare un intero villaggio? Non è certo una novità. Tematica banale, vista e rivista, esibita in ogni sua sfaccettatura. Sfruttare l’innocente e immacolata figura di un bambino in un film horror o in un thriller è ormai una certezza. A partire da film come Il Villaggio dei dannati di Wolf Rilla del 1960 passando per L’esorcista, Omen, The Unborn, L’innocenza del diavolo fino al recentissimo The Orphan, bambini malvagi, indemoniati e feroci assassini hanno popolato il grande schermo. Non è questa la sede per discutere sul perché i bambini siano una fonte di terrore assicurato, basti pensare che nulla più di loro può scatenare un efficace “perturbante”, sensazione che prende vita dall’incontro-scontro tra familiare e spaventoso. La paura cresce quanto più a generarla è ciò che ci è noto, ciò che al contrario dovrebbe essere fonte di certezze e tranquillità.