Dallas Buyers Club è un film del 2013, diretto da Jean-Marc Vallée.

Dallas Buyers Club vola sulle ali di un Matthew McConaughey sublime. Tanto vale iniziare dalla fine. Raramente quest’attore, che negli ultimi due anni non ha mai smesso di sorprenderci, è stato più visceralmente convincente. Vedere il suo corpo prosciugato di ogni oncia di carne e grasso di troppo, gli zigomi bucargli il volto e i jeans scivolargli sui glutei assenti rende l’idea di un coinvolgimento psicofisico davvero più unico che raro al giorno d’oggi.

Senza contare il sublime Jared Leto, interprete attento nello scegliere i progetti ai quali partecipare. Rievocazione di una strenua lotta per il diritto a curarsi, evoca con precisione ambientale e filologica l’alba dell’HIV.

Come un film di Pakula, Pollack o Ashby, Dallas Buyers Club abbraccia la performance degli interpreti e porta avanti il proprio discorso politico con straordinaria convinzione ed energia. Affidato a un’intensità che raramente oggi si vede al cinema, il film gode della presenza di alcune delle canzoni più intense di Marc Bolan che plana sulle immagini del film come un angelo custode di un tempo e di un sentire che non esiste più.