Escape Room 2 – Gioco mortale
2021
Escape Room 2 – Gioco mortale è un film diretto da Adam Robitel e uscito nel 2021.
Il seguito di un film di successo può essere superiore all’originale, ma solitamente in termini dimensionali: ci sono più esplosioni, più violenza, più sesso, più azione, più di tutto quello che ha funzionato nel primo. C’è più di tutto quello che già c’era nel primo capitolo, ma nulla di alternativo. Purtroppo questo doping strutturale non garantisce una maggiore qualità. Solitamente, non sfugge le ripetizioni e non può rinunciare a forzature e stiracchiature della trama originale. Vedere i sopravvissuti a diverse Escape Room, tutti riuniti non casualmente in un vagone della metro fa saltare come un candelotto di dinamite ogni parvenza di logica. Il vagone si stacca dal resto del treno, come una perfetta metafora del cervello che si congeda dal resto del corpo. Funzione inevitabile se si desidera davvero apprezzare il sequel di Robitel. Lasciate ogni neurone o voi che entrate, nonostante l’apparenza cervellotica delle varie situazioni escogitate dal puzzlemaker. Insomma, Escape Room 2 – Gioco mortale, non lo si guarda perché ci si è affezionati ai personaggi del numero uno. Quello che conta sono le situazioni escogitate dal puzzlemaker, così come per lo slasher si tratta di gustare gli omicidi del solito mostro mascherato e non certo le implicazioni sentimentali tra due corpi che saranno trafitti da una lancia su un vecchio materasso puzzolente.
Quindi sia chiaro, Escape Room 2 – Gioco mortale è un film riuscito sia sul piano del ritmo che delle trovate e non deluderà il pubblico che si è entusiasmato con il primo. Di sicuro garantirà un lungo franchising al regista Adam Robitel (di cui è giusto ricordare il sottovalutato The Taking Of Deborah Logan), ma se non andate pazzi per il sadismo virtuosistico alla Saw e per il cinema da scapicollo adrenalinico, allora è meglio girare al largo. Le stanze di sopravvivenza sembrano omaggiare dei tipici set cinematografici vintage: dalle spiagge di Popeye alle notti metropolitane al neon anni 80 di China Blue ma la cosa non è molto insistita, al punto da far pensare a una certa frettolosità e indecisione nella sceneggiatura, ancor più dopo gli insipidi retroscena svelati sulla geniale mente che ha architettato le Escape Room e le complicate involuzioni della sua vita famigliare.
Escape Room 2 – Gioco mortale in fondo non svela granché sul giro di interessi che ruotano intorno a queste gare trappola all’ultimo respiro. I personaggi sono perlopiù inverosimili e antipatici, tipo il prete sexy e la etno-blogger, ma se la cava come sequel di un primo capitolo già abbastanza modesto e fortunato, tramortendo il pubblico a colpi di reticoli laser ustionanti, soffitti schiaccianti, piogge acide e saune arrostenti. Tutto questo senza eccedere negli effettacci, così da garantirsi anche il pubblico puberale e mettendo a dieta l’occhio da eventuali prurigini pulviscolo-ormonali. Niente tette grosse, cosce graffiate o pettorali esplosivi, i protagonisti sono sessualmente innocuizzati quanto i Ragazzi del muretto. La protagonista Zoey (Taylor Russell) è sensuale come gli enigmi algebrici che riesce a svelare per non schiattare.