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Expats

2025
REGIA:
Lulu Wang
CAST:
Nicole Kidman (Margaret Woo)
Sarayu Blue (Hillary Starr)
Ji-young Yoo (Mercy Cho)

Il nostro giudizio

Expats è una serie tv del 2025 ideata da Lulu Wang.

La miniserie Amazon Prime Video Expats di Lulu Wang e tratta dal bestseller “The Expatrians” di Janice Y.K.Lee, vede Nicole Kidman protagonista in un racconto ambientato a Hong Kong. Al centro, tre donne statunitensi molto diverse, accomunate da un senso profondo di sradicamento e smarrimento. La serie esplora cosa significhi vivere lontano dalle proprie radici: Margaret (Nicole Kidman) è una moglie espatriata che ha perso il legame con la sua carriera e vede affievolirsi anche il ruolo di madre, lasciando che sia la governante ad accudire i figli pur tentando di imporre “limiti chiari” in una battaglia persa. Hilary (Sarayu Blue), la confidente e vicina di casa più intima di Margaret, si confronta con un marito improvvisamente desideroso di figli e si ritrova in orfanotrofio con dei bambini piccoli tra le braccia scoprendosi incapace di provare amore materno “come le altre donne”. Entrambe vivono in un ambiente di espatriati americani che trascorrono i fine settimana su lussuosi yacht bevendo prosecco e mettendo ketchup sul ramen, circondati uno staff di dipendenti cinesi che rende loro la vita il più semplice possibile. “Ce lo meritiamo”, dice il marito di Margaret, con le mani tra i capelli. “Non è la vita vera”, risponde Margaret, e ha ragione.

Gli autisti sono a disposizione nel garage sotterraneo e le governanti sono pronte a offrire tè ghiacciato quando la porta d’ingresso si apre. “Bisogna essere severi con loro, altrimenti non capiranno”, spiega un’amica americana a Margaret, che scuote la testa con un sorriso, aggrappandosi il più a lungo possibile alla convinzione che la sua governante sia, in realtà, una di famiglia. Nelle loro vite irrompe Mercy (Ji-Young Yoo), giovane coreano-americana di origini modeste, arrivata a Hong Kong in cerca di un nuovo inizio. Cameriera di professione e voce narrante della storia, Mercy, nonostante abbia solo 24 anni, è segnata da un forte disprezzo verso se stessa e da esperienze sessuali umilianti.
Expats affronta temi noti del racconto femminile: la maternità rifiutata come tabù, la perdita di identità in funzione del marito, il dolore per la perdita dei figli, i fallimenti dell’ascesa sociale. Eppure, l’intreccio delle tre storie e la regia visivamente potente rendono la serie capace di colpire con un’intensità emotiva a tratti insostenibile.

Dopo The Undoing e Big Little Lies, Nicole Kidman si conferma icona del dramma seriale al femminile, interpretando una donna divisa tra obblighi e tragedie improvvise. Una scena in particolare – lei che lava i pavimenti di un appartamento affittato di nascosto, tra lacrime e acqua sporca – riassume la domanda centrale della serie: cosa rende davvero bella una vita? L’opera merita un plauso per l’equilibrio: denuncia l’ipocrisia della classe dirigente che si crede artefice del proprio benessere, ma ne restituisce anche un ritratto umano, mostrando come dolore, solitudine e patriarcato non risparmino nessuno. Allo stesso tempo, Expats mantiene una visione amorevole e sfumata dei suoi personaggi, persino di quelli privilegiati. Expats racconta la sua storia attraverso la lente di tre personaggi femminili e, nonostante percorrano sentieri narrativi già battuti, ci ricorda perché sia ancora necessario parlarne. E per questo, vale la visione.