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Familia

2024
Titolo Originale:
Familia
REGIA:
Francesco Costabile
CAST:
Francesco Gheghi (Luigi)
Barbara Ronchi (Licia)
Francesco Di Leva (Franco Celeste)

Il nostro giudizio

Familia è un film del 2024, diretto da Francesco Costabile.

La storia di Luigi Celeste viene raccontata come un horror claustrofobico e malsano. Presentato al Festival di Venezia nella sezione Orizzonti (premio migliore attore a Francesco Gheghi), Familia di Francesco Costabile arriva in sala dal 2 ottobre 2024. È una critica all’istituzione della famiglia classica, di cui viene celebrato il funerale attraverso un film feroce. Un’angoscia infinita che imprigiona lo spettatore per circa due ore alla poltrona (come Alex di Arancia Meccanica quando viene rieducato) costringendolo ad una visione disturbante, cinica e violenta. La verità, come il Male, non è in saldo e dieci anni di vita di Luigi Celeste – autore del romanzo biografico Non sarà sempre così – sono raccontati da una regia solida ed allo stesso tempo onirica e poetica di Francesco Costabile; il regista, dopo il debutto con Una Femmina, conferma di essere un artista a tutto tondo contaminando l’horror, il noir e il dramma. I topoi e le regole dei generi si fondono e spingono lo spettatore a diventare parte integrante di un’opera cinematografica basata sull’attesa.

Un film anticlimax che regala morte, oscurità e una violenza domestica asfissiante. Da lodare l’utilizzo della macchina a mano che, in perfetto stile fulciano, descrive angoscia e volti in modo superlativo. Da premiare la scelta di non utilizzare le riprese con il drone, abusatissimo nel cinema odierno senza alcun significato narrativo. Familia è una rappresentazione della banalità del male. Ti fa desiderare giustizia e libertà ma tutto è perso, perduto. Siamo sconfitti senza rimedio ne appello. Notevole la fotografia in stile Mario Bava, con dei colori che da tempo non si vedevano nel cinema italiano: una luce claustrofobica che ti fa sentire al buio anche in pieno giorno. Ottimi anche i costumi e le scenografie. Una menzione speciale va riservata per il suono: finalmente un film italiano che si sente bene, in cui gli attori non recitano come “un termosifone sfiatato” e perfettamente bilanciato con la musica, l’audio ambiente e gli effetti.

Passando al cast, semplicemente da amare il personaggio del padre interpretato da Francesco Di Leva (reduce dal sontuoso ruolo di protagonista in Gloryhole), che ci presenta un “Franco” patetico, ottuso, vile e bugiardo. Un personaggio necessario per innescare il film e le prove attoriali dei co protagonisti Francesco Gheghi, Marco Cicalese, Barbara Ronchi e Tecla Insolia. Determinante il lavoro di casting e la regia di Costabile, che segue ogni personaggio facendolo rendere al meglio. Tutti hanno elogiato Gheghi (che si lascia a tratti contaminare dagli “occhioni alla Borghi”), ma noi preferiamo dare una menzione al fratello e alla mamma: Cicalese e la Ronchi lavorano per sottrazione assecondando al meglio una regia di altissimo livello.