Fright Night 2: NewBlood è un film del 2013, diretto da Eduardo Rodriguez. 

Di giorno Gerri Dandridge è una professoressa, di notte si trasforma in un insaziabile vampiro. Così, un gruppo di studenti delle scuole superiori si ritrova intrappolato in un’agghiacciante ragnatela di lussuria e terrore. Charley e “Evil” Ed dovranno impedire a Gerri di succhiare il sangue di Amy, ex-fidanzata di Charley, e fare il bagno nel sangue di una “vergine di nuova luna”. Tutto questo con l’aiuto di Peter Vincent, il cacciatore di vampiri conduttore di un reality show chiamato “Fright Night”.

Un direct-to-video con tutti i limiti e le mortificazioni di un prodotto che nasce per essere consumato in un’industria che non esiste (quasi) più. Tradotto: pochi, pochissimi soldi. Almeno secondo gli standard americani… Comunque, Fright Night 2: New Blood non è il sequel del pessimo Fright Night – Il vampiro della porta accanto (2010), con Colin Farrell, né tantomeno il remake di quell’ Ammazza-vampiri 2 (Fright Night 2) diretto nel lontano 1988 da Tommy Lee Wallace, che in quanto a bruttezza non scherzava manco lui. Ma allora che cos’è? Diciamo che è la versione moderna di Ammazzavampiri (Fright Night, 1987), o, meglio, il secondo (e migliore) remake del film di Tom Holland.

Un remake tutto al femminile, dove al posto del vicino di casa vampiro, questa volta il giovane Brewster (Will Payne) e i suoi cacciatori di vampiri dovranno fronteggiare nientemeno che una spietata Erzsébet Báthory (Jaime Murray), alla disperata ricerca di sangue di vergine. E vai di ragazzine incaprettate nude e dissanguate alla moda di Hostel II, stomaci sfondati dall’acquasanta e crocifissi negli occhi. Splatter, non c’è che dire.