Gallows Hill
2013
Gallows Hill è un film del 2013, diretto da Víctor García.
Una famiglia in viaggio finisce fuori strada e trova ospitalità in un vecchio albergo in disuso. L’anziano proprietario sulle prime si dimostra diffidente, poi li lascia entrare e loro si mettono a curiosare per lo scantinato, dove trovano una bambina rinchiusa dietro una porta. La liberano, liberando anche le forze del male che la posseggono: l’anima di una strega capace di trasferirsi di corpo in corpo.
Victor Garcia è partito dalla Spagna con il sogno del grande cinema americano e l’America l’ha accolto a braccia aperte e l’ha relegato subito nel mucchio degli emigranti-director-to-video. Anni dopo, con Gallows Hill, Victor può finalmente riscattare un passato di sequel improbabili e remake impossibili con una storia “originale”. Una famiglia disfunzionale, capitanata dal “capo famiglia” di Twilight (Peter Facinelli), finisce fuori strada e trova ospitalità in un vecchio albergo in disuso. L’anziano proprietario sulle prime si dimostra diffidente, ma poi li lascia entrare e loro, per tutta riconoscenza, si mettono a curiosare per lo scantinato, dove trovano una bambina rinchiusa dietro una porta. La liberano e, come tutti sanno, liberano anche le forze del male che la posseggono (nella fattispecie l’animaccia di una strega capace di trasferirsi di corpo in corpo).
Di originale non c’è proprio niente, tranne che la storia è originale rispetto alle fregnacce da merchandising girate in precedenza, ed è difficile che Gallows Hill possa rappresentare un qualsivoglia riscatto per un regista che non ha veramente molto da dire. I soldi arrivano dalla Colombia e con la scusa della libertà espressiva sono andati a girare là, ma l’unico plus-valore che Bogotà ha fornito è la bellezza della fauna locale, che in questo caso ha un corpo e un nome: Carolina Guerra.