Giovane e bella
2013
Giovane e bella, film del 2013 per la regia di François Ozon con Marine Vacth.
François Ozon racconta la parabola della nuova borghesia francese come fosse una versione decadente del Tempo delle mele. Isabelle è una ragazza come tante, anche se di una bellezza disarmante e con una madre un po’ distante, un patrigno senza carisma e un fratello che la guarda con la stessa malizia con cui Alessandro Momo guardava Laura Antonelli nell’omonimo film di Samperi.
Insomma, la classica famiglia (semi)disfunzionale proprio come quella di Sophie Marceau nel Tempo delle mele. Ma in Giovane e bella Isabelle non è la solita ninfetta viziata e inconsistente, è qualcosa di più, è la solita lolita viziata e inconsistente. Lei il maschio lo cerca, lo seduce e lo possiede, meglio, si fa possedere per soldi. Perché lo fa? Ozon giustamente non lo dice e non lo dice perché non c’è niente da dire. Si potrebbe tirare fuori la solita balla del vuoto esistenziale, ma lo vogliamo davvero fare?
A questa stregua Giovane e bella vale quanto La ragazzina (1974) di Mario Imperioli, ma lì almeno c’era Gloria Guida. Non che la giovanissima Marine Vacth non valga la spesa, però le aspirazioni da queste parti sono (purtroppo) diverse. Ozon riesce meglio nel pastiche-pop (Potiche) e nel cinismo feroce (Nella casa). Qui invece anche il sesso latita e viene facilmente affidato alle commoventi tettine della Vacth. Che sono proprio un bel vedere… ma un po’ troppo borghesi.