Hansel e Gretel e la strega della foresta nera
2013
Hansel e Gretel e la strega della foresta nera è un film del 2013, diretto da Duane Journey.
Gretel e il suo fidanzato Ashton scoprono una speciale qualità di marijuana, chiamata “Foresta Nera”, spacciata da una strana vecchia che vive in mezzo ai boschi. Quando Ashton sparisce, Gretel, con l’aiuto del fratello Hansel, inizia a investigare, fino ad arrivare proprio alla casa nel bosco. Qui i due scopriranno che la donna – in realtà una strega – ha bisogno di nutrirsi di individui giovani per mantenersi giovane. Quando Gretel viene imprigionata, Hansel prova a salvarla…
Un tempo, il sogno di ogni ragazzino era una casa di marzapane. Oggi è un’immensa serra di piante giganti di “majurana”, come direbbe Totò. L’idea cazzona che potrebbe rendere interessante Hansel & Gretel e la strega della Foresta Nera (meglio in originale: Hansel & Gretel Get Baked), in fondo c’è. Se non altro, è un modo piuttosto originale per rivisitare uno degli aspetti caratteristici della fiaba dei fratelli Grimm, anche perché, della fiaba, oltre al nome dei fratelli protagonisti c’è poco altro.
La vecchia strega Agnes si è adeguata ai tempi, e fornisce ai giovani interessati la sua “Black Forest”, che se te la fumi vedi la musica e stai un sacco bene. Alcuni li sfrutta come clienti, altri se li mangia, prima di rubargli la vita per ringiovanirsi e trasformarli in suoi schiavi zombi. Si pappa anche Ashton, il fidanzato di Gretel, che con il fratello Hansel decide di indagare sulla sua scomparsa. Lara Flynn Boyle (qui è la strega e una dei produttori) occupa la scena e fa di tutto, dalla simpatica nonnina cannaiola tè-dipendente alla sadica torturatrice cannibale che tiene segregate le sue vittime all’interno di un labirinto di piante di ganja fluorescenti. Journey e Tillman (regista e sceneggiatore), coscienti di realizzare uno scherzetto, si sono sbizzarriti infilando ogni tipo di stramberia e riferimento culturale – torture porn, teen movie, nazisti, zombi, film gangsta, lesbismo… – ma non calcano mai la mano. Così ne esce sì un film piacevole, ma innocuo e facilmente dimenticabile.