Hatchet III
2013
Hatchet III è un film del 2013, diretto da BJ McDonnell.
Una squadra di ricerca e recupero si dirige nella palude infestata per recuperare i cadaveri a seguito di un massacro, e Marybeth imparerà il segreto per porre fine alla maledizione voodoo che ha consentito a Victor Crowley di terrorizzare per decenni Honey Island.
Alla fine mi arrendo e confesso: la saga degli Hatchet mi fa simpatia. Il primo, scritto e diretto da quell’Adam Green che qualche anno fa sembrava dovesse diventare il chissà-chi dell’horror internazionale, era una cagatona che si divertiva a riproporre senza pudore situazioni e omicidi cari alla tradizione slasher di trent’anni prima; il secondo manco me lo ricordo e il terzo… il terzo, Hatchet III, è qualcosa che non ci si può credere. Il mostro deforme dei primi due capitoli, il super-villain Victor Crowley (Kane Hodder), non è ovviamente morto come tutti credevano e, da tradizione, si rianima proprio mentre gli fanno l’autopsia. Inizia un bagno di sangue che manco un mattatoio prima del cenone delle feste.
Victor è un vero tritacarne umana, e tra corpi aperti in due, spine dorsali estirpate dalla schiena, crani scuoiati e testicoli appesi agli alberi come decorazioni natalizie, il triste serial killer cerca di dare una ragione alla sua immortalità. Ovviamente non la trova, ma ci si diverte lo stesso nel vedere gli sforzi compiuti dall’eterna eroina in pericolo (Danielle Harris) nello spasmodico tentativo di non affogare nel suo stesso lago di sangue.
Dirige BJ McDonnell, camera operator in Le streghe di Salem e Nightmare remake, con un cammeo di Sid Haig al posto di Tony Todd.