Hunters
2020
Hunters è una serie tv del 2020, ideata da David Weil.
Serie tv targata Amazon Prime Video, Hunters è uscita lo scorso 21 Febbraio. Dieci episodi di quasi un’ora l’uno, in cui i registi si divertono a giocare con i generi, la musica e le inquadrature, per raccontare una storia di fantapolitica con un’inquietante base di realtà: la vita dei nazisti rifugiati in America dopo la guerra. Dopo un folgorante inizio tarantiniano, tra oscillazioni e capovolgimenti di camera, la storia si sposta su tre giovani ragazzi e la loro discussione nerd in stile Clerks, su un film appena uscito al cinema: Guerre Stellari. È una torrida estate del 1977, nella Brooklyn terrorizzata da Son of Sam (il killer della Calibro 44), Jonah (Logan Lerman) è un ragazzo che vive con sua nonna, cercando di portare il pane a casa lavorando in una fumetteria e spacciando erba. Ma la sua vita, come sempre accade, cambia repentinamente a seguito di un evento traumatico che lo fa risorgere dalle ceneri, carico di rancore e vendetta. Jonah scenderà i gradini della propria anima, divenendo un antieroe oscuro, come quelli che ama tanto citare. Si svelerà l’esistenza di una caccia sotterranea, che dura anni, in cui le vecchie prede sono diventate predatori e ora scovano i loro aguzzini.
Gli scampati all’Olocausto vanno alla ricerca dei nazisti di altro rango nascosti tra le persone comuni per giustiziarli. Le varie morti dei gerarchi e simili, si basano sulla legge del contrappasso e se da un lato risultano ironiche, dall’altro non possono che inquietare. Cruda, spietata, grottesca e fumettistica, Hunters è una partita a scacchi (come si evince già dall’intro) dove ogni mossa, anche la più piccola, può ribaltare le sorti della battaglia. La narrazione procede su due binari: quello del presente, che vede tanto i cacciatori quanto i cacciati; e quello del passato, sulle vicende di alcuni ebrei nel campo di Auschwitz-Birkenau, durante il secondo conflitto. Spionaggio e cospirazioni, segreti e intrighi, sono alla base di questo divertente prodotto cinico e ironico. La vendetta scorre all’interno di tutta la storia, si nutre dei sentimenti e delle situazioni e viene citata più volte, come castigo divino giusto e inesorabile; una giustizia calcolata e fredda, che ha un solo scopo: punire gli iniqui. Variegato il cast, con un mefistofelico Al Pacino nella parte di Meyer Offerman, capo degli Hunters, lucido e feroce nella sua missione. Non è certo all’altezza di altre sue interpretazioni in quanto appare stanco e affaticato, tuttavia regala una notevole recitazione e resta sempre un grande attore.
Come il resto dei cacciatori, gruppo disomogeneo ma funzionale: Lonny Flash, attore sul viale del tramonto (Josh Radnor, il Ted Mosby di How I Meet Your Mother); la suora spia dell’MI6; il sopravvissuto alla guerra del Vietnam; la grintosa black power girl; la coppia di scampati ai campi di concentramento Mindy (Carol Kane) e suo marito Murray (Saul Rubinek). Attorno a loro poi ci sono le forze del bene, l’Agente del FBI Morris, donna nera e lesbica di una forza e tenacia fuori dal comune e, ovviamente, le forze del male nella persona del Colonnello (la splendida Lena Olin), attorniata da una pletora di nazisti, scienziati, politici corrotti e fanatici. Tutta la serie è debitrice di una certa cultura popolare, Tarantino e Rodriguez in primis; ma si trovano echi de I Ragazzi venuti dal Brasile (film del 1978, basato sull’omonimo romanzo di Ira Levin). Troviamo anche il Vril, filo conduttore delle mire naziste; famigerato romanzo fantascientifico, scritto nel 1871 da Edward Bulwer-Lytton, che per buona parte ha ispirato la filosofia del Sole Nero, il gruppo esoterico delle SS. Ci aspettiamo una seconda stagione che possa tirare le fila di una storia particolare che, benché già conosciuta, è costruita in maniera tale da risultare piacevole. Ottime le musiche di Hunters, composte da pezzi del periodo storico in cui si svolge la vicenda.