I cavalieri dello zodiaco
2023
I Cavalieri dello zodiaco è un film del 2023 diretto da Tomek Bagiński.
Tra il ritorno di Indiana Jones e quello di Michael Keaton come Batman in The Flash, quest’estate sembra di essere veramente tornati al 1989 (anche se ai tempi, i grossi kolossal da noi arrivavano tra settembre e il periodo natalizio). Curioso che si tratti poi di film che facendoci fare un salto nel passato, parlano entrambi di viaggio nel tempo. Cosa manca al quadro? I cavalieri dello zodiaco potrebbe essere una risposta! Anno più, anno meno. L’anime tratto dal manga di Masami Kurumada sarebbe infatti arrivato in Italia qualche mese dopo, nel marzo del 1990. Nostalgia canaglia, che ci prende e a volte ci fa apprezzare anche film che non lo meritano del tutto… Questo bizzarro Saint Seya diretto da Tomek Bagiński, se non altro, si presenta in maniera poco pretenziosa. Di base si mantiene “fedele”, contenutisticamente parlando, al prodotto originario, però lavora tanto di occidentalizzazione, nel concept, nel design delle armature – non pienamente riuscito – nella struttura della trama e nella scelta del casting.
Fa riferimento al cinema degli anni Novanta e Duemila, ispirandosi principalmente ai film di supereroi americani, attingendo ai ralenti tipici del cinema di Zack Snyder e richiamando suggestioni dagli X-Men di Bryan Singer, come confermato anche dalla presenza di Famke Janssen (Jean Grey/Phoenix) nel ruolo dell’antagonista. Ciò offre al regista l’opportunità di creare un riferimento raffinato e divertente, poiché all’interno della storia dei Cavalieri c’è anche un personaggio chiamato Phoenix, che si scontra con quello interpretato da Janssen. Unica mancanza: Joaquin Phoenix! C’è perfino Sean Bean, e ora non vogliamo spoilerare ma insomma, lo sappiamo tutti che fine fanno di solito i suoi personaggi, e anche questo diventa un topos. E ancora Matrix e Underworld, nella costruzione delle scene d’azione e dei combattimenti che comunque risultano ben coreografati, e perfino un Nick Stahl rispolverato dopo una carriera distrutta da Terminator 3. Insomma, è un film consapevolmente retrò, e non è detto che sia un difetto.
Il protagonista, interpretato da Mackenyu, è Seiya, un adolescente testardo che vive per strada, passa le giornate lottando per sopravvivere e cerca disperatamente sua sorella rapita anni prima. Durante uno dei suoi scontri, scopre inavvertitamente di possedere poteri mistici che ignorava di avere. Da quel momento, si ritrova coinvolto in un mondo di guerrieri sacri in lotta, antichi addestramenti magici e una dea reincarnata che ha bisogno della sua protezione. È importante, se si decide di dare una chance al film, affrontare tutto con un sorriso, poiché la fedeltà all’anime e al manga va scemando rapidamente e, inoltre, il film sembra suggerire l’inizio di una saga, mostrando solo pochi Cavalieri e lasciando il finale aperto a un seguito (ma si farà mai?). Comunque, il titolo originale della saga è Saint Seiya, quindi il film si concentra principalmente sul protagonista. Il resto “adda venì”. Gli appassionati del franchise possono dare tranquillamente un’occhiata, se disposti ad accogliere una versione “contaminata”. Tuttavia, non ci si aspetti un’opera di grande poesia. Alla fine, è semplicemente una celebrazione che ci ricorda ciò che siamo stati.