
I peccatori
2025
I peccatori è un film del 2025, diretto da Ryan Coogler.
Nel Mississippi degli anni ’30 i gemelli Smoke e Stack, due gangster che si sono fatti le ossa a Chicago, tornano nella loro città natale per rifarsi una vita e aprire un juke joint dove la locale comunità nera possa divertirsi bevendo, ballando e giocando d’azzardo. I due acquistano un’ex segheria e assumono amici e parenti come staff, tra cui Sammie detto Preacherboy, figlio per l’appunto di un predicatore e talentuoso chitarrista blues, uno di quei musicisti in grado di abbattere con la propria arte le barriere del tempo ed entrare in contatto con i suoi omologhi del passato e del futuro in un momento di comunione mistica. Peccato che questa capacità attragga esseri demoniaci, nella fattispecie il vampiro Remmick che, salvatosi da un gruppo di cacciatori di vampiri nativi americani grazie a una coppia di contadini razzisti, li trasforma nei suoi seguaci e si prepara per andare a prendersi Sammie e la sua musica.
I peccatori, di Ryan Coogler, ricorda Dal tramonto all’alba di Rodriguez. La struttura è, se non proprio la stessa, estremamente simile con due parti nettamente distinte della narrazione che per certi aspetti possono sembrare due film distinti, con la virata horror che trasforma entrambi i film in vampire movies da un punto oltre la metà fino al finale. La differenza è tutta estetica, laddove Rodriguez spinge sull’ironia e sui toni scanzonati, Coogler opta per una narrazione meno divertita e più focalizzata sul racconto di una realtà storica, l’America delle Jim Crow laws e del Ku Klux Klan, una storia corale che non si concentra sul solo gruppetto di protagonisti ma mette in scena una comunità numerosa e ricca di personalità, rapporti e conflitti in cui nessuno si limita a fare da sfondo e ognuno è lì per recitare una parte con un suo peso nell’economia del tutto. La costruzione di I peccatori è, a livello di scrittura, ricca e complessa, gli elementi sono molteplici e ben dosati nei tempi. Coogler si prende i suoi tempi per collocare ogni tassello al punto giusto senza la fretta di arrivare alla parte adrenalinica in cui lo spettatore inizia a divertirsi.
I personaggi godono tutti del giusto tempo di approfondimento perché lo spettatore sia interessato a loro e tutto succede quando deve succedere, senza grosse sorprese perché il film volutamente non gioca sull’effetto sorpresa e anticipa i punti di svolta nella trama. Ciò tuttavia non toglie tensione proprio perché la scrittura è solida e riesce a creare l’attesa per i momenti in cui la tensione andrà a esplodere. A livello visivo, I peccatori è un film efficace, sia nella messa in scena del Mississippi degli anni ’30 con un’atmosfera blues che si respira a ogni scena, sia nel racconto della carnalità dei personaggi che si cercano e si amano con il corpo, con un’attrazione che è sessuale prima ancora che romantica, sanguigna prima ancora che mentale, efficace in tal senso il lavoro di Jordan che interpreta ambedue i gemelli Smoke e Stack. Ed è tutto così quel che si vede sullo schermo, fisico, carnale, denso. Il ritmo poi regge senza cali, le scene d’azione arrivano tardi ma non trovano lo spettatore annoiato proprio perché fino a quel momento la visione fila via senza intoppi, mantiene la tensione e l’interesse ad alti livelli e crea la curiosità per arrivare fino in fondo. I peccatori è un film che ne contiene due, e tutte le sue anime funzionano, funzionerebbero prese singolarmente ma insieme offrono una visione generosa e divertente che gode di una costruzione solida sotto tutti gli aspetti.