Il Convegno
2023
Il Convegno è un film del 2023, diretto da Patrik Eklund.
Una ricerca italiana stima che ogni persona passa circa 90mila ore della sua vita al lavoro. Messo nero su bianco risulta davvero un’infinità di tempo e con molta probabilità, tutto questo enorme periodo, viene condiviso con persone che non si sopportano, con ideali completamente opposti ai propri. È quello che accade ai protagonisti de Il Convegno, horror svedese disponibile su Netflix, che mette in scena un gruppo di colleghi del settore pubblico, riuniti in un camping per fare un po’ di “sano” team building. I nostri devono socializzare ed essere coesi perché devono posare la prima pietra di un centro commerciale che trasformerà una tranquilla località di montagna in un luogo più attraente dal punto di vista economico. Dicono che cambierà in meglio la vita degli abitanti del posto, intanto però molti contadini hanno perso le loro terre. Presto la combriccola sarà raggiunta da un serial killer, abbastanza arrabbiato, che vuole sterminarli tutti. Il film è diretto da Patrik Eklund, tratto dall’omonimo romanzo di Mats Strandberg.
Il Convegno è uno slasher e anche se non ci sono giovani che vogliono fare sesso a tutti i costi e non ci sono seni scoperti, il film rispetta il genere: c’è un killer mascherato (un inquietante sorridente faccione da taglialegna, la mascotte della cittadina), una motivazione forte che mette in moto la macchina omicida, c’è un passato torbido perché i personaggi hanno fatto qualcosa di profondamente sbagliato e ovviamente omicidi in sequenza. Poi c’è anche la vena ironica, spesso cara al genere, che però sovrasta la componente horror. Sono divertenti i ritratti dei personaggi che racchiudono alcuni dei più classici stereotipi sui dipendenti pubblici: l’aziendalista a tutti i costi, il dipendente che non ha voglia di fare niente, l’arrivista che non si fa problemi a truffare per fare carriera, il lecchino che spera di fare uno scatto di carriera, quella che fuma sempre, quello che la pensione è vicina ma ancora non è riuscito ad andarci, quello che fa domande ma in fin dei conti preferisce stare tranquillo. E poi c’è la povera impiegata andata in burnout a causa del troppo lavoro. Quest’ultima è interpretata da Katia Winter, la Little Nina della serie tv The Boys, che però non eccelle nell’interpretazione di un personaggio con più sfaccettature, da un lato fragile ma al tempo stesso ligia ai propri principi morali.
Da uno slasher però ci si aspetta di più. Nel film manca un po’ di tensione e le morti, il fulcro dello slasher, nonostante ci sia da riconoscere la vena creativa degli sceneggiatori, non lasciano il segno. Il ritmo del film è comunque incalzante e la regia molto moderna, da piattaforma streaming verrebbe da dire (vedi l’incipit in cui la macchina da presa si muove tra i dettagli che grondano sangue e fanno preludere alla mattanza). Pochi momenti gore ma abbastanza efficaci, come quando uno dei protagonisti deve ricucirsi un tremendo taglio causato da un filo messo intorno al perimetro del camping per evitare che nessuno scappi, dividendosi la fronte in due. Divertono anche i siparietti dedicati ai maldestri tentativi di difendersi dalla furia omicida del serial killer. Più commedia nera che horror, Il Convegno individua il male nelle devianze del capitalismo e nel conseguente individualismo votato al voler arricchirsi. Questo male del nostro secolo viene declinato all’interno di un ambiente di lavoro tossico, in cui si cerca di fare lo sgambetto agli altri per realizzarsi, senza considerare le conseguenze delle proprie azioni. Una tematica – la denuncia contro il capitalismo – decisamente in trend e che piace molto alle piattaforme, le quali hanno distribuito sicuramente film più riusciti, basti pensare a Il buco e The Menu.