Marvel’s Jessica Jones è una serie TV americana del 2015, ideata da Melissa Rosenberg.

Jessica Jones non ha soddisfatto le aspettative che si erano venute a creare tra gli appassionati dopo il buon riscontro avuto da Daredevil. Netflix, infatti, in accordo con la Marvel, ha dato vita a questo progetto che prevede ben quattro serie tv ispirate ai già citati Daredevil, Jessica Jones e ai personaggi di Luke Cage e di Iron Fist. Tutti e quattro, poi, confluiranno in un crossover intitolato The Defenders. Jessica Jones lavora come investigatrice privata nel sobborgo di Hell’s Kitchen a New York. Utilizza i suoi superpoteri per guadagnarsi da vivere, è sola, ha un passato che le ha lasciato delle ferite, un enorme senso di colpa (soffre di disturbo post traumatico da stress) e per questo ha assunto un atteggiamento da dura che ben si addice all’atmosfera noir della serie. Ha, inoltre, una grande nemesi: Killgrave, il supereroe che nel fumetto prende il nome di Uomo Porpora.

Come già accennato, Marvel’s Jessica Jones è stato realizzato come un noir al femminile, dove abbiamo come protagonista (il classico detective alla Bogart), la nostra sexy supereroina e come donna ragno (la dark lady alla Norma Desmond di Viale del Tramonto, per capirci) l’antagonista Killgrave. Tutto è capovolto: i personaggi femminili sono quelli più forti da un punto di vista intellettuale tranne il nemico numero uno, uomo brillante, spietato, odioso. L’unico che può tenerle testa. Tutti punti di partenza ottimi in un contesto di puro intrattenimento, trattandosi di una serie che narra le vicende di una supereroina Marvel e che non vuole imporsi come qualcosa di eccezionale.

Eppure ci sono degli elementi che hanno ostacolato anche questo traguardo: le scene di sesso palesemente inserite senza una funzione narrativa, la fastidiosa sensazione che fino alla quinta o sesta puntata si stia allungando il brodo, una recitazione media in cui spicca esclusivamente il grande David Tennant. Come si dice in questi casi: buone le intenzioni.