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Joker

2015
Titolo Originale:
Wild Card
REGIA:
Simon West
CAST:
Jason Statham (Nick Wild)
Sofia Vergara (DD)
Stanley Tucci (Baby)

Il nostro giudizio

Joker è un film del 2015, diretto da Simon West.

Las Vegas è il posto migliore per dannarsi l’anima. Lì puoi diventare milionario in una notte e perdere tutto alle prime luci dell’alba; puoi essere un mafioso strafigo e stuprare una disgraziata senza la benché minima conseguenza. Forse. Se ti imbatti in Nick Wild (Jason Statham) le cose si fanno decisamente più complicate, se offendi il suo senso della giustizia allora sono cazzi amari. Wild è un bodyguard disoccupato, mezzo alcolizzato, dipendente dal gioco d’azzardo. Uno che butta via ogni opportunità di redenzione perché convinto di non meritarsela, e che comunque il mondo è una grande, lurida fogna e quindi non vale nemmeno la pena di provarci. Un giorno la bella Holly (Dominik Garcia-Lorido) bussa alla sua porta e gli chiede di renderle un favore: dare una giusta ripassata a quel lestofante di Danny DeMarco (Milo Ventimiglia) che l’ha picchiata, percossa e violentata non si sa bene in quale ordine. Wild sa che mettersi contro la mafia è un suicidio, ma non ha altro da perdere, dunque anche se titubante finisce per accettare.

Queste le premesse, questo il film. Joker, il cui titolo si riferisce all’uso di cambiare carta in alcuni giochi d’azzardo, parte come un action in salamoia, una scenetta picchiaduro e una sexy catwoman che minaccia di evirare il gangster di turno a colpi di cesoia. Poi non succede più un cazzo. Statham fa uno sgarbo al boss, liquida l’amichetta con un po’ di soldi e resta ad attendere il destino al bar di un casinò. Il boss vuole le sue palle, ma per fortuna interviene una vecchia conoscenza del protagonista (Stanley Tucci) a parargli il culo. Statham ha di nuovo l’opportunità di scappare, ma anche questa volta cambia carta e aspetta chissà cosa. Si può essere più scemi? Incredibile. Sapete chi è il regista? Simon West, quello di Con Air e I mercenari 2, uno che sta all’action come Rocco Siffredi al porno. E lo sceneggiatore? William Goldman, un pezzo da novanta che da solo ha scritto le cose più belle di tutta Hollywood: Butch Cassidy (1969), Il maratoneta (1976) e Tutti gli uomini del presidente (1976).

Joker è tra l’altro il remake di Heat (1986) con Burt Reynolds. Insomma, West aveva il sedere nel burro, una star dell’action, un trattamento cinematografico degno di un califfo, ma qualcosa non funziona e il nostro la butta sull’esistenziale di bassa lega. Minuti preziosi rubati ai cazzotti e sparpagliati attorno al banco, tra drink, ambigue cameriere, inutili digressioni affidate a quel carciofo di Cyrus (Michael Angarano) che francamente non si capisce che ruolo abbia. D’accordo, Jason Statham che affetta cinque o sei uomini a rasoiate merita la fatica della visione, ma sorge comunque una domanda: se il malavitoso DeMarco sapeva che il suo nemico era una furia umana, uno capace di uccidere con un vassoio di peltro lanciato da cinque metri di distanza, perché diamine non rifornisce i suoi sicari di pistole e fucili? Sembrano tutti deficienti, in questo film, se le danno di santa ragione sapendo di prenderle.