Killers
2013
Killers è un film del 2013, diretto da The Mo Brothers.
Dopo Macabre (2009), Kimo Stamboel e Timo Tjahjanto (The Mo Brothers) tornano con un violentissimo film che è anche una delle prime collaborazioni tra Giappone e Indonesia. Da una parte, un assassino seriale giapponese che filma le sue gesta; dall’altra, un giornalista indonesiano dalla pessima reputazione che resta affascinato dai video. è come se i fratelli Mo spingessero la tematica di History of Violence a un ulteriore livello. Se il film di Cronenberg rappresentava la violenza quotidiana attraverso lo spettro di numerosi personaggi, Killers si interessa allo stadio successivo – l’atto di uccidere – focalizzandosi sui suoi due protagonisti per i quali la morte è un’attività frequente.
Il principale interesse risiede allora nelle motivazioni dei due personaggi, perché se uno assapora i propri atti per puro piacere patologico, l’altro li pratica per convinzione. Ma anche se il cammino che conduce all’omicidio è diverso, il risultato è simile. I registi assecondano questi propositi optando per un approccio frontale alla violenza e la scena di apertura ne rappresenta un limpido esempio. Dopo essere stato a letto con una donna, il protagonista giapponese la uccide filmandone la morte. Non c’è alcun compiacimento estetico, nessuna magniloquenza gore.
Tutto viene colto dagli apparecchi di registrazione con un rigore spaventoso, fino alla dissoluzione del cadavere nell’acido solforico. Malgrado qualche problema che intacca la sua credibilità, come la correlazione tra i personaggi, confusa, il comportamento talvolta incoerente del protagonista indonesiano e una conclusione deludente, Killers resta comunque un’opera solida che riesce a rimettere in discussione il nostro interesse morboso per la violenza.