La grande bellezza
2013
La grande bellezza è un film del 2013, diretto da Paolo Sorrentino.
Chiusa la fallimentare esperienza statunitense di This Must Be the Place, Paolo Sorrentino è tornato in Italia per cimentarsi con quello che probabilmente, a oggi, risulta essere il suo film più personale e ambizioso: La grande bellezza.
È la storia di uno scrittore di belle speranze (Toni Servillo, tanto scatenato quanto malinconico) che, giunto a Roma durante gli anni della “dolce vita”, dopo aver assaporato il successo con un primo romanzo dall’altisonante titolo di “L’apparato umano”, si imbarca nel difficile compito di indagare il mistero della “grande bellezza”, ma rimane invischiato nella melma della mondanità gretta e volgare della Capitale fatta di feste che durano all’alba, incontri effimeri e la nostalgia per un tempo passato e forse irrecuperabile, contemplabile in uno specchio di mare in cui annegare quando dal letto si osserva, insonni, il soffitto della propria stanza.
Al contrario di quel che può sembrare, però, Jep Gambardella, lo scrittore divenuto giornalista per necessità e autore di improbabili interviste ad artisti altrettanto improbabili pubblicate su un giornale diretto da una nana, non è uno sprovveduto superficiale. È consapevole della propria condizione di cinicamente riconosce le proprie colpe di pigro fannullone. Proprio per questo motivo basteranno gli incontri illuminanti con una suora ultracentenaria e la figlia spogliarellista di un entrepreneur notturno suo amico, a fargli riaccendere la luce della creatività e a sfidare Flaubert nella difficile impresa di raccontare il nulla.
Che Sorrentino sia il più stimolante regista italiano vivente, non c’è bisogno di ribadirlo. Che sia anche quello più presuntuoso lo sanno pure i sassi. Eppure basta avere un minimo di affinità con il personaggio di Gambardella per lasciarsi conquistare dalla grandeur di La grande bellezza.