La ricompensa del gatto
2002
La ricompensa del gatto è un film d’animazione del 2002 del regista Hiroyuki Morita.
Haru, è una studentessa emarginata dai suoi coetanei. Spinta dalla sua natura cordiale e bonaria, riesce a salvare la vita a un gatto che sta per essere investito da un camion. Da questo suo atto di bontà, la giovane Haru si ritroverà coinvolta in un viaggio a dir poco surreale, che la catapulta nel fantasioso Regno dei gatti… Lecito etichettare La ricompensa del gatto come diretto spin-off del film I sospiri del mio cuore, in cui comparivano, in ruoli minori, due protagonisti della storia. Nonostante sia del 2002, il film viene distribuito al cinema da Lucky Red il 9 e il 10 febbraio 2016. Come sempre, lo studio Ghibli è sinonimo di qualità animata. La Ricompensa del gatto è caratterizzato da un simbolismo comunicativo non indifferente. L’interloquire fra uomo e animale, attraverso un contesto minimalista, fortifica il messaggio che Hiroyuki Morita cerca di comunicare.
Semplicità ma anche oculatezza sono gli elementi che ottimizzano La ricompensa del gatto. Rappresentare “l’emarginazione” come “dono d’alienazione”, utile per entrare in contatto con un “nucleo surreale” che assume le sembianze di un vero e proprio “rifugio dell’animo”. Quello stesso animo messo a dura a prova quotidianamente dall’aridità della società contemporanea, dal semplicismo che la contraddistingue.
Lo studio Ghibli attua queste scelte simbolistiche per far riflettere lo spettatore che rimane coinvolto attivamente dalla visione. La ricompensa del gatto positivizza lo status psicologico di chi vive in stretto isolamento e la creazione di “elementi surreali” è utile a rendere sensata l’alienazione di un singolo. Ed è a dir poco superlativa la scelta di Morita di voler rappresentare tutto questo attraverso “Un Alice nel paese delle meraviglie” orientalizzata.