Magnifica presenza è un film del 2012 diretto da Ferzan Özpetek.

Elio Germano va a vivere a Roma e prende casa, in attesa di sfondare come attore: scoprirà presto che non è il solo inquilino, perché una compagnia di attori fantasma vive lì da molto tempo prima di lui. Nell’incipit evoca Opera di Argento, questa Magnifica presenza di Ozpetek: perché in casa del regista turco, che si parli di legami spezzati o fantasmi, è la paura (degli altri, del mondo, di una realtà che non ti accetta) a far partire tutti i meccanismi – non sempre tutti precisi – della storia, così come è la morte il nucleo pulsante dei suoi film più riusciti.

Perché ne sa parlare accarezzandola, colorandola di nostalgia del passato: negato a ebrei scampati ai campi di concentramento, a celati amanti omosessuali o ad attori comunisti traditi. Personaggi ai margini, nascosti, che vivono solo truccandosi di malinconia.