The mechanic
2011
La storia è il più classico regolamento di conti tra sicari e mandanti, quanto di più stereotipato possa esserci nel genere. Unica cosa che conta: il Jason Statham style, truculento e fumettistico come sempre.
Nella storia del cinema d’azione dell’ultimo decennio bisognerebbe creare, così come è stato fatto per tutti i grandi action hero del passato, un nuovo sottofilone, con stilemi e topoi propri: il Jason Statham – movie. Se all’apparenza l’attore inglese può sembrare la copia minore di Bruce Willis, in realtà ne è il prosieguo evolutivo, più fisico e acrobatico dal lato morfologico (Statham è un campione di Kickboxing e di arti marziali miste), più ironico, serioso e sbruffonesco dal lato della resa interpretativa. Il suo posto nell’olimpo dei grandi action actors è fuori discussione e non è un caso che Stallone l’abbia chiamato come braccio destro nel suo film all star The Expendables. In comune con tutti gli altri, Statham ha la capacità di modellare una qualsiasi trama d’azione facendola calzare a pennello sulla sua fisicità e rendendo, tutto sommato, ogni film un tassello simile all’altro, almeno da The One in poi.