Night skies
2007
Una notte del 1997, il cielo dell’Arizona fu solcato da alcune luci, di natura ignota. Knyrim e i suoi sceneggiatori sono partiti da lì… Ma c’è da sperare che sia tutto frutto della loro immaginazione!
Va visto, perché fa paura e la paura è una merce diventata ormai rarissima nel cinema horror contemporaneo, dove, a parte qualche POV, i film possono tutto fuorché spaventare. Qui invece si salta. Tanto è il tema. Extraterrestri cattivissimi, gemelli di quelli del film con la Jovovich, che si mettono a giocare come il gatto col topo con un gruppo di persone rimaste intrappolate nelle campagne dell’Arizona, in una notte di tregenda.
Ma tanto è anche la regia, la costruzione del film che si deve a un celebre effettista e truccatore, Roy Knyrim, che iniziò la sua carriera nel compartimento sfx della Troma, ai tempi del Vendicatore tossico. Beh, il signor Knyrim sa il fatto suo e che Night Skies non gli sia riuscito così per caso, lo dimostra il resto di una filmografia bis che si muove sui binari dell’ultra low budget ma che ha dentro un tocco particolare (penso a Massacro al cimitero, l’unico arrivato in Italia in dvd, per No Shame, che sfrutta come attrazione fantastica un diavolo di Tasmania geneticamente modificato e assassino).
Night Skies parte con le credenziali di una storia ispirata da fatti realmente accaduti. Si tratterebbe della ricostruzione di ciò che accadde una notte del 1997 a un povero diavolo, tale Richard, addotto dagli alieni e ritrovato parecchi giorni più tardi a grande distanza dal luogo in cui sarebbe stato rapito. Costui racconta, in regressione ipnotica, la vicenda a cui assistiamo, una specie di caccia grossa praticata dagli extraterrestri (che hanno l’aspetto dei grigi, ma sono alti e longilinei ed emettono colla bocca un impressionante tic tac) a danno di un gruppo di ragazzi in camper, due coppie più la sorella di uno dei maschi, che percorrendo il cuore deserto dell’America nel cuore della notte, diretti a Las Vegas, si sono schiantati per evitare il succitato Richard, in panne in mezzo alla strada col suo furgoncino nel bel mezzo del niente. Nel bailamme dell’incidente, uno dei ragazzi finisce con un coltellaccio piantato tra le scapole e rischia di morire dissanguato, ma non c’è modo di uscire dall’impiccio, i mezzi sono andati, i cellulari non funzionano e, problema principale, la formazioni di misteriose luci volanti nel cielo per guardare la quale i camperisti sono finiti fuori strada, deve avere preso terra lì intorno, sbarcando qualcosa di incredibilmente ostile.