Quel venerdì 30 Dicembre
2016
Quel venerdì 30 Dicembre è un film del 2016, diretto da Dario Germani e Tonino Abballe
Tratto dall’omonimo romanzo di Tonino Abballe, Quel venerdì 30 Dicembre è la storia di Tonino (Abballe, appunto, anche produttore e sceneggiatore del film), proprietario di una tipografia dove stampa e realizza materiale per le sale cinematografiche. Apprendiamo da diversi flashback, che occupano soprattutto la prima metà del film, che questa attività imprenditoriale è frutto di una sua partenza, quando era già sposato e padre delle due figlie, alla ricerca di fortuna, vista anche la difficile situazione sentimentale e familiare in cui versava. Ora Tonino è un piccolo imprenditore benestante, uno che ce l’ha fatta: con lui lavorano la sua prima ed ormai ex moglie, le sue figlie e la sua nuova compagna. La vita di questa famiglia allargata si svolge in armonia fino a quando, in vista del superlavoro che attende l’impresa per le scadenze di fine anno, viene assunta una nuova assistente personale di Tonino, una donna libera e appassionata che da subito sembra interessarsi a lui ed esserne attratta .
Una commedia minimale e a tratti un po’ malinconica, Quel venerdì 30 Dicembre, ma pur sempre una commedia che racconta dell’evoluzione degli affetti, dell’accettazione dei difetti dei nostri cari, di rapporti tra partner attuali ed ex, dei figli, dei desideri, dei limiti e delle responsabilità da affrontare nella vita. La storia di un uomo che vive la vita portando con sé i ricordi brutti e belli del bambino che fu. Ma è anche una testimonianza di come l’amore possa trasformarsi in amicizia e di come la passione, a volte, possa prepotentemente sostituirsi all’amore e ad affetti anche consolidati. Sarebbe quindi da leggere, in questo spaccato di vita lieve e mai troppo drammatico, neanche quando si presentano eventi difficili e scelte non facili, una chiara denuncia delle famiglie in disgregazione che, piuttosto che preservare quanto hanno costruito, finiscono in tribunale per iniziare guerre senza esclusione di colpi.
Al contrario, nella famiglia allargata di Tonino l’amore e i sentimenti sembrano sempre prevalere anche se in forme evolute nel tempo, e non senza sofferenze, naturalmente, il che dà maggiore credibilità alla storia e ai personaggi. E quando tutto sembra sfuggire al nostro controllo sarà l’istinto di chi nella vita tante volte si è trovato a dover scegliere, ad indicare la strada da seguire. Bravi gli attori, volti non troppo famosi e quindi poco caratterizzati che contribuiscono a dare Quel venerdì 30 Dicembre quel tocco di realismo in più. Molto azzeccata anche la colonna sonora originale di Carlo Picone.