Rats
2016
Rats è un documentario del 2016, diretto da Morgan Spurlock
Quando nel programma della sezione Midnight Madness del Festival di Toronto abbiamo letto un titolo come Rats per un attimo abbiamo sperato in un remake a stelle e strisce del leggendario “ratto-movie” di Bruno Mattei. E invece no, perché Rats è solo la nuova opera di quel gran paraculo di Morgan Spurlock (Super Size Me), che lo ha spacciato come documentario horror. Portatore di pestilenze, parassita furbo e ultra-prolifico, il temibile ratto – secondo lo spassoso sterminatore newyorchese cha fa da trait d’union al film – zampetterà sulla Terra anche quando noi saremo estinti. E così, come nei mondo movies di jacopettiana memoria, il film ci offre un viaggio inquietante attraverso il globo per farci conoscere meglio quello che da secoli è il peggiore amico dell’uomo.
Dai tunnel della metropolitana e le fognature di New York, si passa alle risaie di Cambogia e Vietnam dove i sorci vengono catturati e venduti come cibo prelibato, per poi spostarci in India, tra Mumbai, dove opera un buffo Squadrone della Morte che di notte stermina i topi a bastonate e pestoni, e il celebre tempio hindu di Deshnoke, dove migliaia di ratti sono invece venerati e accuditi amorevolmente. E dopo una visita in un laboratorio di New Orleans, dove gli scienziati sezionano e studiano i ratti dei quartieri devastati da Katrina, Rats si sposta nella campagna inglese, in cui si organizza una singolare caccia al sorcio con famelici cani sbrana-roditori.
Ok, in Rats certe soggettive topesche sono abbastanza inquietanti, la mattanza di topini, ratti e pantegane è incessante ed esplicita, e la dissezione dei ratti di New Orleans, con tanto di parassiti mordaci, è da voltastomaco, ma da qui a definirlo come film horror ce ne passa, e al pur godibile documentario manca quella coesione narrativa che poteva renderlo unico nel suo genere.