Shameless è un film del 2012, diretto da Filip Marczewski.

Shameless, diretto dall’esordiente polacco Filip Marczewski, inscena un dramma incestuoso che tanto dramma non è. Sì, perché come dice il titolo, di vergogna i due fratelli protagonisti ne provano poca, o almeno è così che la vede Tadek, studentello universitario che con la scusa di seguire i corsi fuori sede, si trasferisce dall’affascinante sorella Anka nella speranza di riprendere la relazione contronatura che un tempo li aveva legati. Lei all’inizio non è d’accordo, il ragazzo è impacciato ma deciso, e per fortuna l’opera di seduzione va a parare proprio là dove ci saremmo aspettati.

Peccato che di sesso nudo e crudo ce ne sia poco, e a parte una pecorina biondo platino regalataci da una collega di Andrzej, il fedifrago fidanzato di Anka, lo spettatore deve sbracciarsi tutto il tempo tra amplessi zuccherosi in controluce e qualche schiena svestita che solo con grande spirito di abnegazione riusciamo a tollerare. Marczewski tratta il tema in modo innovativo, e cioè quasi con simpatia per i due “adulteri”, ma troppo spesso la sceneggiatura di Grzegorz Loszewski si perde in un garbuglio di sottotrame e personaggi di cui nessuno sente il bisogno né la mancanza.

Avremmo preferito un cucchiaio di introspezione in meno, e una sfarinata di sensualità in più. Fortuna che alle contingenti lacune vengono in aiuto due interpreti di pregio, Mateusz Kosciukiewicz, volto assai noto in patria per aver lavorato con Andrzej Wajda, nonché la brava Agnieszka Grochowska (In Darkness, 2012), che sculetta tutto il tempo in minigonna e vestitino aderente. Menzione a parte per Anna Próchniak, bellezza zigana dall’intimo inguardabile.