Shining Vale 2
2023
Shining Vale 2 è una serie del 2024, creata da Jeff Astrof and Sharon Horgan.
La seconda stagione della commedia horror Shining Vale è andata in onda su Starz con cadenza settimanale. Nel cast ci sono Gus Birney nei panni di Terry, Merrin Dungey nel ruolo di Kam, Dylan Gage nei panni di Jake, Judith Light come Joan, Sherilyn Fenn che interpretaRobyn e infine Allison Tolman. La prima stagione era stata lanciata nel marzo 2022 con protagonisti la scrittrice di Fama Pat Phelps (Courteney Cox) e suo marito Terry (Greg Kinnear) che si trasferivano da Brooklyn in una casa di periferia nel Connecticut per salvare il loro matrimonio e unire la famiglia. Una volta lì, tuttavia, la scrittrice e madre frustrata aveva scoperto che le pareti della casa, vecchie di duecneto anni, erano molto probabilmente infestate da fantasmi. Tuttavia, Pat si era convinta di essere depressa o posseduta, essendo lei l’unica a vedere il fantasma della persona che si diceva avesse commesso un pluriomicidio molto tempo prima: Rosemary (Mira Sorvino), una casalinga degli anni Cinquanta che sembrava intenzionata a scappare da se stessa e impossessarsi del corpo di Pat. Nella seconda stagione Pat e Terry continuano a lottare per tenere unita la loro famiglia disfunzionale mentre affrontano problemi di salute mentale, traumi e menopausa, e la loro casa rivela altri segreti di un passato sinistro. Insomma devono combattere sia i demoni interiori che quelli esteriori. Inoltre Rosemary Wellingham è ancora una volta in agguato nell’ombra, forse come fantasma di una precedente abitante della casa o forse come parte della psiche di Pat: un dubbio da non poco che accompagnerà lo spettatore per tutta la durata dello show.
Quando Pat torna a casa dopo la sua permanenza in un istituto psichiatrico incontra una donna misteriosa, nuova vicina di casa dalle sembianze molto simili a quelle di Rosemary, che la introduce a una serie di antichi rimedi che dovrebbero curare le persone dalla depressione, comprese le cosiddette “maschere del sorriso”. Il Male è orribile ma è anche comico. Questo paradosso è lo spunto da cui si sviluppa la serie creata da Jeff Astrof e Sharon Horgan che, con Shining Vale 2, danno vita a una serie di eventi familiari che mirano a rivelare se gli elementi soprannaturali sono la causa di tanta disfunzionalità diffusa. I personaggi inscenano un format inedito e originale, forse non troppo facile nella fruizione: una sorta di indagine sociologica in salsa horror con alcune situazioni che rivelano l’autentica presenza di figure demoniache e altre che rivelano solo una malvagità “naturale”, figlia dei tempi. I creatori dello show sono persuasi che la realtà sia più terribile e oscena del soprannaturale, la differenza sta nel modo bizzarro e surreale che utilizzano per maneggiare l’argomento: l’orrore e l’umorismo sono due facce della stessa medaglia, e religione, tabù sessuali e luoghi comuni non possono fare altro che accrescere l’assurdità del normale che diventa paranormale.
È questa la principale manifestazione di un format molto sui generis che stupisce lo spettatore per poi prenderlo in giro con le proprie paure. Smaccatamente ironico ma anche implacabilmente critico della natura umana, Shining Vale 2 è anche la disamina sistematica del Male in tempi moderni: l’avvento dei social e di tecnologie sempre più avanzate ha “unito” i malvagi. Le chat online, le comunità a tema, la politica mediatica, i videogiochi e i social alimentano e mettono in contatto coloro che covano l’istinto del Male e hanno solo bisogno di un incentivo per sfogarlo. A nulla serve rifugiarsi in una casa diroccata di un piccolo paesino… Shining Vale non è la solita serie da network; in qualche modo gli autori hanno ottenuto una libertà creativa impensabile per una produzione seriale, non si sono censurati nel creare uno show che analizza il confine sottile tra possessione e follia, tra naturale e soprannaturale. Pat, la strabiliante protagonista, è spettrale e surreale, affilata e ironica, razionale e provocatoria, invasa da presenze demoniache ma puntuale nel mettere alla berlina le nostre paure più assurde e nel giudicare le debolezze dell’umanità, soprattutto femminile.