Simon Killer è un film del 2012, diretto da Antonio Campos.

Simon (un intenso Brady Corbet) è lasciato dalla fidanzata e, in preda a una crisi depressiva, decide di cambiare aria e finisce a Parigi. Simon è di bell’aspetto, sa parlare un ottimo francese ma si sente solo in una città ostile. La sua ricerca di emozioni a buon mercato lo spinge in uno strip bar, dove conosce la bellissima Victoria. La spogliarellista farà sesso con lui a pagamento, ma poi rimarrà intenerita dalla sua ingenuità e tristezza e se lo porterà a casa. Ma Simon è tutt’altro che ingenuo e ha un piano: ricattare i clienti di Victoria, riprendendoli mentre fanno sesso con lei.

Svelare altro di questo bellissimo film, a cavallo tra il dramma e il noir, sarebbe un delitto, perché i colpi di scena non mancano. Diretto da Antonio Campos (già autore del notevole Afterschool), Simon Killer è un film difficilmente collocabile ma affascinante come pochi: visivamente sontuoso, ma gelido, respingente e nero come la pece. Perché, aldilà delle molteplici svolte narrative, Simon Killer è principalmente lo studio minuzioso di un “fiore del male”, un predatore di anime ed emozioni che diffonde il suo malessere come un virus. Non è un horror né un thriller, ma un film a suo modo spaventoso e raggelante. Imperdibile!