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Suburra – Stagione 3

2020
REGIA:
Arnaldo Catinari
CAST:
Alessandro Borghi (Aureliano Adami)
Giacomo Ferrara (Alberto Anacleti)
Eduardo Valdarnini (Gabriele Marchilli)

Il nostro giudizio

Suburra – Stagione 3 è una serie tv del 2020, ideata da Daniele Cesarano e Barbara Petronio.

Roma, anno del Giubileo straordinario. Il capo malavitoso di Ostia Aureliano Adami e il capo degli zingari ad interim Alberto Anacleti, detto ‘Spadino’, sono pronti ad accaparrarsi l’affare che vale ‘una fabbrica di soldi’ e consolidare definitivamente il loro dominio criminale sulle piazze della capitale. Ma i sogni velleitari dei due saranno destinati a scontrarsi con una volontà più grande, e brutale, che cova nel fondo nero di ogni smodata ambizione umana. “Roma nun se governa co’ le carte e manco con le pistole. Roma se governa col potere. E voi non ce l’avete”. Parola di Sibilla, e mai nome fu più appropriato. Simil-oracolo femmina dalle fattezze di ex-rivoluzionaria in pensione – chioma rossa, sigaretta accesa sempre in mano – Sibilla è il completamento di Samurai (Francesco Acquaroli, bravissimo), entrambi simbolo di un malaffare strisciante e oscuro, una sorta di terra di mezzo dove si mediano gli interessi delle organizzazioni criminali e della politica fuorviata. La donna regna su un universo, archivio grigio ed opprimente: i segreti di tutti – mafiosi, religiosi, politici – sono documenti di società inesistenti, assegnazioni burocratiche pilotate, transazioni illecite e opere ambientali a copertura del riciclaggio di denaro. Una struttura reticolare di azioni e accordi che non risparmia nessuno, che stringe nelle sue maglie tentacolari fino ad annullare la volontà e l’orientamento morale al senso di giustizia.

Torna con la terza ed ultima stagione l’opera seriale ideata da Daniele Cesarano e Barbara Petronio a partire dal 2017 e diretta, tra gli altri, da Michele Placido, Andrea Molaioli, Giuseppe Capotondi, Piero Messina, Arnaldo Catinari. Torna la temerarietà allucinata della coppia Aureliano-‘Spadino’, parenti stretti dei Libanese e dei Ciro “l’immortale” che dominano l’immaginario collettivo dei bad boys, individui ambigui capaci di esistere solo sulla soglia che marca il confine tra rabbia e follia. Torna Suburra – La serie per un ultimo atto dal ritmo sincopato quasi ripiegato su se stesso, interamente finalizzato ai momenti conclusivi di una tragedia annunciata. Sei episodi – quattro in meno della prima e due in meno della seconda – per raccontare la corsa affannosa di conquista di un affare bigger than life, e il progetto di totale assoggettamento di un territorio tanto difficile quanto indomabile. Rispetto alla prima stagione – caratterizzata da uno sviluppo delle storie sui personaggi sia in crescendo sia in profondità esplorativa – la terza prende la rincorsa spingendo sugli assunti delle premesse impostati nella stagione di mezzo. Le ambizioni si acuiscono, la rabbia si accumula, i desideri di vendetta si moltiplicano, le azioni incrementano la loro spinta aggressiva portando sempre più vicino al fondo del baratro. Il respiro narrativo dell’intreccio risulta ridimensionato; i flashback iniziali antecedenti la sigla sono le incursioni più significative nell’animo dei protagonisti – uomini piccoli e spauriti segnati da un destino di ineluttabile violenza.

I tempi più distesi del montaggio nella stagione di avvio si trasformano in echi, ma dalla carica suggestiva, in questa finale: l’amicizia accogliente e profonda, fatta di tanto non-detto, tra Aureliano e ‘Spadino’ (eccezionale interpretazione di Alessandro Borghi e Giacomo Ferrara, rispettivamente), la determinazione e la dedizione amorosa delle donne dei capi (nelle ottime performance di Federica Sabatini (Nadia) e Carlotta Antonelli (Angelica Sale/Anacleti), le crisi accennate ma represse sul nascere di Amedeo Cinaglia (un Filippo Nigro al giusto livello di deriva nevrotica) fanno da contrappunto alla crudeltà cieca di una guerra che annega nel sangue qualsiasi sogno di riscatto e di ricerca della libertà. “Solo Roma è eterna”: la città domina lo sfondo visivo ed ideologico della storia, bellissima e imponente nella sua maestosità millenaria ma, allo stesso tempo, inarrivabile e distaccata dagli orrori che segnano le vite desolate dei suoi protagonisti. E mentre un’angoscia disperante segna i momenti di perdita e i distacchi, quella volontà oscura trasfigura il vero volto del potere: un abisso onnivoro e senza fondo, che tutto inghiotte ed annienta. Suburra – Stagione 3, è disponibile su Netflix a partire dal 30 Ottobre 2020. Assolutamente da non perdere.