Swamp Thing
2019
Swamp Thing è una serie tv del 2019, creata da Gary Dauberman e Mark Verheiden.
Se c’è una cosa che le serie TV, in special modo gli adattamenti dai fumetti, hanno dimostrato, è che osare si può e, in più di un caso, paga. Dal quel trip psichedelico che è Legion al circo surreale e pieno di idee estreme raccontato in Doom Patrol, senza dimenticare la trasgressione magari più semplice e caciarona di The Boys, che comunque per essere una serie TV resta un prodotto abbastanza fuori dalle righe, l’idea di saltare fuori dalla zona di comfort che impedisce di sperimentare si è rivelata felice in più di un’occasione. Certo, il linguaggio va adattato e i costi da ammortizzare non permettono la grande libertà di azione concessa dal fumetto, ma una scelta conservatrice, improntata alla realizzazione di un prodotto troppo conservatore, può tagliare le ali a una serie tv buttando alle ortiche una grande occasione.
Un’occasione come lo Swamp Thing di Alan Moore, un classico della new wave britannica che rivoluzionò il fumetto ai tempi d’oro dell’etichetta Vertigo, la linea adulta della DC Comics. Swamp Thing è un racconto a fumetti di genere fantastico dai toni mistici e sensuali, un’esplorazione delle potenzialità espressive del fumetto che esplora la natura della vita in un flusso che alterna tragedia e psichedelica. La serie tv Swamp Thing, al contrario, è un horror banale, scialbo, raccontato seguendo binari il più conservatori possibile, sprecando tutte le potenzialità di una possibile bomba.
Il risultato del passaggio di Swamp Thing dal fumetto di Moore (perché quella run in particolare sembra essere la principale fonte d’ispirazione) al piccolo schermo è un film dell’orrore straight to video stiracchiato fino ai limiti del sostenibile per una decina di puntate di poco meno di un’ora, davvero troppo per una storia che, tutto sommato, si sarebbe potuta esaurire tranquillamente in un paio d’orette scarse. Tristi anche gli effetti speciali, Swamp Thing si vede poco e per fortuna, quel goffo pupazzone può regalare, nel migliore dei casi, una sensazione di ritorno al passato, a quando sceglievamo il B-Movie sbagliato dalle mensole della videoteca, solo che qui ci viene tolto il piacere del divertimento trash. Pare che la serie non verrà continuata. Ce ne faremo una ragione.