The Assassin
2015
The Assassin è un film del 2015, diretto da Hou Hsiao-hsien.
Grande ritorno di Hou Hsiao-hsien, dopo otto anni di silenzio. The Assassin (Nie yinniang) è un capolavoro assoluto, un film che rasenta il sublime e si innalza alle vette della creazione di ogni epoca e arte. Ambientata nel IX secolo in un contesto travagliato in cui alcune province remote cercano di emanciparsi dal governo centrale, è la storia di una insubordinazione: quella di Nie yinniang, giovane donna alla quale è stato commissionata dal suo maestro, una suora che le ha insegnato le arti marziali, l’uccisione di Tian J’ian, il governatore militare dissidente della provincia di Weibo. Ma Tian J’ian è il cugino di Nie yinniang: sono stati allevati insieme e poi separati nell’adolescenza, e la ragazza nutre un amore profondo e silenzioso per il suo compagno d’infanzia. Di fronte al dilemma morale, Nie yinniang si aggira per i giardini e i palazzi di Tian J’ian come un’ombra letale, pronta a balzare sulla preda, ma preferendo spiare l’uomo che ama, insieme alla sua nuova concubina segretamente incinta …
«L’arte della spada è senza cuore. La tua tecnica è infallibile, ma la tua anima è intrappolata nei tuoi sentimenti», le ha detto la suora, abile nel percepire i dubbi della sua allieva oltre la sua apparente impassibilità. The Assassin contiene dei combattimenti marziali coreografati e sorretti da invisibili effetti speciali che folgorano per la loro velocità e concisione, in una messa in scena composta di campi lunghi, con movimenti di macchina quasi impercettibili, che accarezzano i personaggi come i veli di seta rosseggianti (negli interni) o i rami verdeggianti (negli esterni) che ostruiscono regolarmente il primo piano dello schermo. Lungi dal realizzare un affresco monumentale Hou Hsiao-hsien ha scelto l’arte del disegno, da buon discepolo della calligrafia cinese. Il film inizia con un prologo in bianco in nero, fedele alle linee a carboncino e alle stampe del periodo storico descritto. La pittoricità si afferma con la comparsa del colore e la scelta del formato quadrato preferito all’abituale Cinemascope dei film cinesi in costume, rafforza la verticalità delle linee e consente a Hou di comporre campi lunghi di paesaggi montagne e di foreste di stupefacente bellezza.
Non è esagerato dire che in mezzo a questo sontuoso décor il regista filma soprattutto l’anima di Nie yinniang, e dell’attrice che la interpreta, Shu Qi, sublime al di là di ogni parola, musa preferita di Hou, eroina inflessibile in un mondo corrotto, invincibile killer che rifiuta la violenza per proteggere e salvare le sue vittime, preferendo disobbedire agli ordini, seguire gli impulsi del suo cuore e portare la pace al posto della guerra.