The Defenders
2017
The Defenders è una miniserie Marvel/Netflix del 2017, creata da Douglas Petrie e Marco Ramirez
Tra le serie tv più attese dell’anno, The Defenders è il crossover che mette insieme Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist, uniti nella lotta all’organizzazione criminale La Mano. Quattro supereroi con un unico scopo, un unico nemico, che finora avevamo conosciuto singolarmente alle prese con le loro sfide e battaglie, esterne ma soprattutto personali e interiori. Ora, invece, li ritroviamo insieme a causa di un destino comune che li porta a incontrarsi e scontrarsi, per fronteggiare una minaccia che rischia di distruggere New York. Dopo i primi necessari episodi preparatori, assistere al fatidico incontro è davvero una gioia per gli occhi, che conferma la buona alchimia tra le diverse personalità. La miniserie convince e dà il meglio di sé proprio quando vediamo interagire i nostri eroi, quando Matt Murdock (Charlie Cox) si confronta con il cinismo e sarcasmo di Jessica Jones (Krysten Ritter) e Luke Cage (Mike Colter) con l’impulsività e ingenuità di Danny Rand (Finn Jones). Del resto, sono propri i dialoghi e la lotta fianco a fianco che il pubblico attendeva maggiormente dal crossover. Eppure, sin dai primi episodi, emergono anche grandi limiti narrativi e strutturali della serie: The Defenders sembra soffrire le stesse lacune e problematiche già viste in Luke Cage e Iron Fist, e, in parte, nella seconda stagione di Daredevil.
Tra i protagonisti, Matt Murdock e Jessica Jones sono ancora una spanna sopra gli altri due giustizieri, decisamente meno carismatici e meno sfaccettati; mentre la sceneggiatura appare spesso scontata, banale e la regia non si concede – tranne un pianosequenza nel terzo episodio – particolari guizzi. Manca, insomma, quell’originalità che aveva contraddistinto la prima acclamata stagione di Daredevil e che si è persa col tempo nei lavori successivi, insieme al realismo che ha ceduto il passo a una maggiore componente fantastica. Oltre a pugni forti come il ferro e uomini a prova di proiettile, scopriamo l’esistenza di una magica sostanza dell’immortalità e di uomini ritornati dalla morte, con buona pace della sospensione dell’incredulità costretta a spostare in avanti la propria soglia. Come ogni show supereroistico che si rispetti, anche The Defenders ha un villain, qui incarnato da Alexandra, leader della Mano, interpretata da un’impeccabile Sigourney Weaver, che fa del suo meglio per dare spessore a un personaggio costruito con eccessiva superficialità.
Nella schiera dei nemici, spiccano l’enigmatica Madame Gao (Wai Ching Ho) ed Elektra, interpretata da Elodie Yung, che acquista maggiore spazio ma continua a deludere dal punto di vista attoriale. Intorno ai protagonisti e ai loro antagonisti, ritroviamo anche i personaggi conosciuti nelle serie antecedenti, come Foggy Nelson (Elden Henson), Karen Page (Deborah Ann Woll), Stick (Scott Glenn), Claire Temple (Rosario Dawson) e Trish Walker (Rachael Taylor). Il destino che attende i difensori di NY è facile da intuire, ma nonostante i deboli colpi di scena e una storia che non eccelle mai, il crossover è quasi sempre godibile e rappresenta la chiusura di un capitolo cruciale nella storia dei personaggi che, allo stesso tempo, aggiunge poco o nulla al loro percorso individuale. Perché se da una parte The Defenders non annoia mai veramente ma procede scorrevole senza particolari intoppi, dall’altra si dimostra sciapo e poco incisivo, tanto che alla fine ci si chiede: “Era veramente necessario?”