The Houses October Built 2
2017
The Houses October Built 2 è un film del 2017, diretto da Bobby Roe.
Il secondo capitolo di The Houses October Built ha una struttura narrativa basata sul blocco spazio-temporale, infatti non succede nulla per tutta la durata della pellicola. Il focus non varia dal primo al secondo film, basato unicamente sulla superstizione delle case stregate e il loro fascino nella famosa notte di Halloween. Il primo capitolo, di fattura indipendente, diretto sempre da Bobby Roe nel 2014, si è evoluto in un prodotto costruito attorno allo stesso tema, con stessi scenari e stessi attori che ritornano nei loro ruoli: Brandy Schaefer, Zack Andrews, Mikey Roe, Bobby Roe e Jeff Larson. C’è da dire che il primo capitolo diede la possibilità di mostrare il fanatismo ”reale” su un aspetto sociale che a noi europei appare sempre un po’ estraneo, quello dell’importanza della notte di Halloween, della credenza, dell’idea e dei comportamenti che scatena. La Festa della Paura è entrata ormai nel nostro quotidiano, ma con una sfumatura diversa e uno spirito lontano dalla visione americana.
Alla sua uscita, il primo capitolo è stato apprezzato dai fans del genere, soprattutto per la struttura della sinossi innovativa (nonostante l’abusato stratagemma del found footage), basata su un tema inflazionato ad oltranza, quello, appunto, della Notte delle Streghe. A fare la differenza era il macabro gioco dei cinque amici, decisi a visitare i luoghi più terrificanti d’America, attività destinata a trasformarsi, ovviamente, in un orrore a piede libero; The Houses October Built 2, invece, ha i ‘’difetti’’ del primo e, in più, è privo della tematica originale. Si ritrovano gli stessi protagonisti e la loro voglia di speculare a proprio favore sui video diventati virali degli avvenimenti dell’anno precedente, legati al rapimento e persecuzione da parte dei Blue Skeleton, inquietanti personaggi di attrazioni tematiche horror. Nella prima ora del film nessun colpo di scena, solo un diario Youtube dei ragazzi che percorrono le Horror House del Paese per poi ritrovarsi nuovamente in balia del gruppo sopracitato. L’incontro è ovvio fin dai primi minuti della visione, in quanto necessario alla trama per poter dare una continuità dopo 60 minuti di vuoto.
Stessa struttura narrativa, stesse riprese, stessi protagonisti e stessi antagonisti, e l’assenza di un intreccio narrativo che dava al primo capitolo un certo fascino. The Houses October Built 2 prosegue per tutto il tempo come se mostrasse i dubbi e l’indecisione del regista stesso, che confida in un caso fortuito della sorte per poter dare una forma al tutto (senza riuscirci). Battute fiacche, interminabili momenti di vuoto, una lunga attesa di noia nella speranza di un inizio del film che si mostrerà solo negli ultimi 20 minuti. Lo spettatore ha la sensazione che non succederà niente fin da subito, e infatti, per non deludere le sue aspettative, non succede assolutamente nulla. Inoltre, non è solo la carenza di novità nella trama (palesemente copia del capitolo precedente) a rendere poco interessante il tutto, ma anche la spiegazione iniziale donata da Roe per legare i due capitoli, scelta che nega la crescita di tensione durante la visione.