The Keeper of Lost Causes
2013
The Keeper of Lost Causes è un film del 2013, diretto da Mikkel Nørgaard.
Dopo un incidente sul lavoro, l’ispettore di polizia Carl Mørck viene trasferito in una sezione dedicata ai casi irrisolti. Il suo ruolo sarebbe quello di archivista, ma la sua curiosità lo porterà a investigare su un presunto rapimento frettolosamente archiviato: quello di una nota politica danese che, cinque anni prima, era scomparsa a bordo di un traghetto senza lasciare traccia, unico testimone il fratello autistico.
Dopo un incidente sul lavoro, l’ispettore Carl Mørck (Mikkel Boe Følsgaard) viene trasferito in una sezione dedicata ai casi irrisolti. Il suo ruolo sarebbe quello di smistare documenti e catalogare vecchi faldoni dimenticati, ma la cocciutaggine dell’uomo lo spingerà a scontrarsi con i superiori per investigare su un presunto rapimento frettolosamente archiviato: quello di una nota politica danese che, cinque anni prima, scomparve a bordo di un traghetto senza lasciare traccia, unico testimone il fratello autistico.
Mikkel Nørgaard, qui al secondo lungometraggio per il cinema dopo una carriera di mestierante televisivo, firma una pellicola arrangiata secondo tutti i crismi dell’immaginario scandinavo: silenzi e tempi morti (non troppi, per fortuna), grande attenzione per i dettagli, la natura e il freddo tipico di quelle regioni inospitali. La regia è quella di un Oplev più introspettivo e il risultato è un thriller psicologico di notevole sobrietà stilistica. Di sicuro non una grande rivelazione, ma una pellicola onesta e coerente con le proprie premesse, tra l’altro prodotta dalla Zentropa di von Trier e tratta dall’omonimo romanzo di Jussi Adler-Olsen.
The Keeper of Lost Causes è un toccasana per gli appassionati di polizieschi “settentrionali”.