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The New Pope – Episodi 2 e 7

2019
Titolo Originale:
The New Pope
REGIA:
Paolo Sorrentino
CAST:
Jude Law (Lenny Belardo)
John Malkovich (John Brannox
New Pope)

Il nostro giudizio

The New Pope è una serie tv del 2019, creata da Paolo Sorrentino.

Chi, come me, ha amato The Young Pope, la prima serie di Paolo Sorrentino, non verrà deluso dalla seconda: The New Pope, in concorso nella 76ma Mostra d’arte cinematografica di Venezia. Al Lido sono stati proiettati in anteprima mondiale il secondo e il settimo episodio, tanto basta per farci capire che anche questa volta il regista di This Must be the Place (2011), di La grande Bellezza (2013), di Youth-La giovinezza (2016) e di Loro (2018) mette in scena un capolavoro. A questo punto, soffermarci sui riferimenti felliniani che hanno accompagnato finora le sue opere, direi che è diventato superfluo. The New Pope coniuga in un prodotto televisivo l’alta qualità con la vasta popolarità. E l’obiettivo di Lorenzo Mieli, coproduttore della serie, di portare il grande cinema in televisione è stato raggiunto. I fan di Jude Law, alias Lenny Belardo-Paolo XIII, rivedranno l’attore britannico in coma apparentemente irreversibile. Al suo posto, viene eletto un Papa di transizione che apre le porte del Vaticano al popolo e inizia a regalare i tesori della Chiesa. Ovviamente, il suo pontificato sarà tragicamente breve. Verrà sostituito dal Lord inglese John Brannox, interpretato alla perfezione da John Malkovich, The New Pope, appunto.

Un personaggio difficile, dilaniato dal senso di colpa per la morte del fratello gemello e attraversato da lunghe crisi di depressione e dal fardello di reggere un confronto impossibile con Lenny. A vegliare sull’amato Papa in coma un nutrito gruppo di fedeli che giorno e notte pregano per lui, diventato icona della Chiesa moderna. Nella seconda stagione vivremo due grandi cambiamenti tutti al femminile: Ester (Ludivine Sagnier) e Sofia (Cécile de France). Ester, rimasta incinta del marito grazie a Papa Lenny e al suo tocco miracolistico, fa della grazia ricevuta merce di scambio con i media. Che la pagano per raccontare in tv la sua magica esperienza. Sofia Dubois, invece, passa dall’irreprensibile addetta alle pubbliche relazioni alla donna sensuale, provocante: di lei scopriamo le relazioni intime e la sessualità. Emergerà il lato umano anche di Monsignor, e poi Cardinale, Bernardo Gutierrez, che ha il volto di Javier Càmara, attore reso famoso da Pedro Almodovar che a Venezia ha ricevuto il Leone alla carriera. Gutierrez accetta la propria omosessualità ma non deroga all’innocenza.

Un personaggio silenzioso che veniva ascoltato soltanto dal Giovane Papa ma che conquisterà anche il Nuovo. Tutta la serie è stata girata nelle sale del Vaticano perfettamente ricostruite a Cinecittà. “Per chi fa cinema la Cappella Sistina è lo Studio 5 di Federico Fellini”, conferma Javier Càmara che confessa anche il suo entusiasmo: “Prego perché ci sia una nuova stagione”. Silvio Orlando, ovvero il geniale e spregiudicato Cardinale Voiello, derogherà al suo potere ma continuerà a muovere i fili dietro le quinte. E arriviamo a Lenny, a Jude Law. Non possiamo anticiparvi più di tanto ma possiamo dirvi che lo rivedremo spesso, lo rivedremo in slip bianchi, e lo rivedremo nudo. Conferma Sorrentino: “Quanto alla nudità, sarà ben distribuita: uomini e donne in uguale misura”. Colpisce, ancora una volta, come il regista capisca e metta in scena i dubbi contemporanei, le luci e le ombre, la fede e la superstizione. E soprattutto il bisogno della maggior parte delle persone di credere in qualcosa. A chi gli ha chiesto quale sia il segreto di un cast vincente come quello di The New Pope, Paolo Sorrentino ha risposto citando Carmelo Bene: “Non mi servono attori bravi, ma attori capaci di andare fuori di sé”. Vedremo The New Pope su Sky Atlantic in autunno.