The Society
2019
The Society è una serie tv del 2019, creata da Christopher Keyser.
Siamo in una piccola città chiamata West Ham e l’attenzione è tutta riservata all’ultima classe della scuola superiore locale. Sembra una bella atmosfera di giovane provincia ma l’idillio è ingannevole, perché la città è da tempo afflitta da un fetore insopportabile. Un giorno in cui questa puzza è particolarmente difficile da sopportare la classe di futuri diplomati viene inviata in viaggio in un parco nazionale. Ma a causa del maltempo non arrivano mai a destinazione e vengono immediatamente riportati a casa, dove però gli adolescenti si rendono conto che assolutamente nessuno sembra più essere in città. Il giorno dopo la situazione diventa ancora più misteriosa: tutte le uscite e gli ingressi dalla città sono bloccati, e anche i genitori sembrano scomparsi. Si sviluppano così una dinamica e una storia simili e familiari, per molti aspetti, a “Il Signore delle mosche”, insuperato romanzo di William Golding al quale la serie è liberamente ispirata. Certo, l’inizio di The Society lascia un po’ perplessi, non si aveva molta voglia di assistere ad un altro dramma adolescenziale spensierato e superficiale, che era quello che sembrava essere la serie all’inizio, d’altra parte proprio all’inizio non si capiva cosa stesse succedendo esattamente.
Ma, con l’andare avanti degli episodi, si è talmente rapiti dalla storia che parlare di una versione moderna del capolavoro letterario de “Il signore delle Mosche” non risulta affatto esagerato. La trama, i temi, le discussioni che ci vengono presentate in The Society mostrano molti parallelismi con il bellissimo romanzo, e la serie Netflix si guarda bene dal diventare una copia economica di esso. All’inizio si devono fare i conti con qualche dramma adolescenziale che presto però si trasforma in qualcosa di completamente diverso. La serie dimostra non solo una grande abilità nel trattare argomenti complessi e difficili da digerire, ma è anche pensata con cura, presta una grande attenzione ai dettagli e riesce a mantenere il buon senso e l’autenticità. Difficilmente si può dire qualcosa di negativo sulla trama. Se pure si potevano avere delle riserve, specialmente all’inizio, che la storia potesse scivolare in una pista misteriosa evitando spiegazioni importanti, nel corso delle puntate le domande sono state affrontate apertamente e onestamente. Allo stesso modo gli adolescenti, come lo stesso spettatore, hanno avuto una grande varietà di risposte a dubbi su ciò che era accaduto loro e su dove si trovavano. Oltre alle spiegazioni del tipo “universi paralleli”, “la matrice” o “il viaggio nel tempo”, nulla è stato lasciato al caso. Praticamente tutte le ipotesi e le teorie sulla loro stessa storia, che anche lo spettatore immagina, sono state curate.
Particolarmente valida in merito all’azione è, secondo noi, la grande attenzione riservata all’autenticità. Qualsiasi decisione, caos o incidente, non deriva solamente da “Il signore delle Mosche”, ma proviene anche dalla nostra immaginazione, risultando plausibile realistico anche per chi non ha mai letto il romanzo. Con il procedere degli episodi notiamo come i creatori di The Society si siano seriamente cimentati con l’argomento “ cosa succederebbe se?”. L’azione non sembra affatto artificiale e le diverse tensioni che sono state costruite funzionano con onestà e senso della realtà. I temi affrontati sono tanti: in primis quello di come una civiltà, o una società, venga fuori in una situazione del genere. Gli adolescenti si devono confrontare con una serie di problemi che si trovano ad affrontare per la prima volta, imparando da subito che devono non solo a badare a se stessi, ma anche a prendersi cura della propria comunità. La tecnica non è certamente nulla di mozzafiato, ma questo elemento impedisce che l’attenzione venga distolta da fattori irrilevanti. Grazie allo stile realistico, con atmosfere spartane ed essenziali, ci si può concentrare completamente sulla storia stessa. Gli attori sono costantemente convincenti: essi sono in grado di gestire i loro personaggi a volte difficili, e lo sviluppo dei personaggi stessi non è mai casuale ma sempre ben connesso al contesto. Anche con qualche pecca The Society è una visione, tra le nuove serie tv, che merita.