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Tucker & Dale vs Evil

2010
Titolo Originale:
Tucker & Dale vs Evil
REGIA:
Eli Craig
CAST:
Tyler Labine
Alan Tudyk
Katrina Bowden

Il nostro giudizio

Tucker & Dale vs Evil, primo lungometraggio di Eli Craig, è un’intelligente horror-comedy che rinvigorisce le tematiche del genere, mettendo lo splatter al servizio della comicità.

Dire che questo film sia per il genere teen horror “backwoods” quello che Shaun of the Dead è stato per il sottogenere sugli zombie è forse il modo migliore per intendere il primo lungometraggio di Eli Craig. Tenendo ovviamente le debite distanze (Shaun of the Dead è un capolavoro), l’horror sentiva il bisogno di una horror-comedy del genere, che con la sua parodia intelligente rinvigorisce le tematiche. Il matrimonio tra splatter/violenza al servizio della comicità ha forti richiami a David Zucker (Una pallottola spuntataScary Movie 3) , ma più di una volta si sente anche un certo amore verso quel sarcasmo cattivo quanto divertente del John Landis dei vecchi tempi e nuovi (Burke and Hare).

Quelli del college sono il tipico stereotipo del filone: ricchi, belli, antipatici, arrapati. I ragazzi figli di papà, le ragazze tendenzialmente stupide e troie e fighe. Tucker e Dale, due amici per la pelle, sono dei veri “hillbilly”, gergo americano che sta per abitanti delle zone rurali e montuose degli States, ultimi rimasugli di una cultura che ancora non conosce le autostrade e il mainstream della televisione. L’incontro trai due gruppi è catastrofico quanto divertente. Due parti dell’America diverse, vecchio e nuovo. Dove paradossalmente i più ignoranti e bigotti sembrano proprio i figli di papà, che scambiano i due protagonisti per i tipici assassini in stile Non aprite quella porta o Le colline hanno gli occhi.
La lenta trasformazione degli innocenti in predatori è sia psicologica che fisica. In particolare quella di Chad (Jesse Moss, Final Destination 3), che diventa il killer moralista all’ennesima potenza, un Jason di Venerdì 13. A parte Chad, il gruppo di ragazzi è poco caratterizzato, i visi dimenticabili e fastidiosi, in un discorso cinematografico che vuole riprendere l’inutilità da cartapesta di molto attori del teen horror. Moriranno nelle maniere più idiote, il più delle volte suicidi volontari (impalamenti o un’epica inciampata in un tritatore meccanico). Si esclude Allison, gentile e dotata di cervello, l’unica a comprendere l’innocenza dei due ragazzotti rurali.
Dietro la risata facile si intravede un certo discorso politico, di una generazione arresa alla finzione dei Mass Media, razzista e incapace di vivere a contatto con la natura. Peccato per il colpo di scena sul passato di Chad, che rende meno pesante la critica sociale, ma funzionale e riuscito con la storia. Nel cast facce notissime della serialità televisiva americana: a vestire i panni di Tucker e Dale ci sono i bravi Alan Tudyik (Firefly) e Tyler Labine (The Raper), in quelli di Allison la davvero bellissima Katrina Bowden (30 Rock).