X-Men: Giorni di un futuro passato
2014
X-Men: Giorni di un futuro passato, film del 2014 di Bryan Singer con Hugh Jackman, James McAvoy, Halle Barry e Jennifer Lawrence.
Se la fantascienza è il genere che meglio si presta a veicolare concetti di grande profondità filosofica, attraverso il genere super-eroistico Bryan Singer oltrepassa il mero intrattenimento: X-Men: Giorni di un futuro passato rimarrà uno di quei pochi film che sono riusciti a veicolare la sostanza delle religioni nel modo più limpido, comprensibile e allo stesso tempo spettacolare. È tutto racchiuso nel gesto di Raven/Mystica mentre punta la pistola contro Bolivar Trask, l’inventore delle Sentinelle che nel futuro produrranno lo sterminio di Umani e Mutanti.
Sullo schermo corrono in parallelo le immagini di un presente incerto e di un futuro apocalittico, e questa scelta drammaturgica produce un effetto semplice e straordinario a livello concettuale. Dalla decisione di Raven, piccola ma immensa, dipende la salvezza di ciò che verrà: un mondo in rovina o la speranza di un’evoluzione. Una singola scelta personale in grado di cambiare il corso della Storia. Magneto o Xavier: due risposte contrarie alla stessa domanda. La prima umana e realistica, dettata da rabbia, paura e odio; la seconda ideale e divina, dettata da una coscienza superiore.
Come Peter Jackson con Tolkien, Singer ha la stessa devozione alla materia e lo stesso amore per i personaggi. Ma in questo quinto capitolo della saga degli X-Men c’è un valore aggiunto, dovuto a menti brillanti in fase di ideazione e scrittura, a una regia sicura e attenta, a un livello di significati che si spinge oltre la semplice avventura.